In occasione della 66ª edizione di Eurovision Song Contest il Cinema Massimo presenta dal 3 al 15 maggio una serie di proiezioni a tema che si inseriscono all’interno di Universo_Eurovision.
L’evento Universo_Eurovision, organizzato da UniVerso, Dipartimento di Studi Umanistici, DAMS dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia propone un convegno internazionale di studi Song Contest/Song Context. Transmedia perspectives on Eurovision (3-4 maggio, a cura di Luca Barra, Giulia Carluccio, Giulia Muggeo, Gabriele Rigola, Jacopo Tomatis), oltre a un ciclo di incontri, proiezioni, tavole rotonde e seminari con professionisti intorno alla manifestazione. La proiezione di A Song Called Hate è realizzata con Seeyousound International Music Film Festival.
Anna Hildur Hildibrandsdottir
A Song Called Hate
(Islanda 2020, 90’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Gli Hatari, band di industrial-techno in salsa sado-maso, sono un progetto musicale multimediale con un’importante missione: abbattere il sistema capitalistico svelando l’ingannevole natura della società moderna. La loro inaspettata selezione a rappresentare l’Islanda all’Eurovision Song Contest nel 2019 in Israele è un’occasione troppo grossa da non cogliere per portare la propria azione artistico-politica di fronte a un vasto pubblico.
Mar 3, h. 20.30 - Intervengono la regista del film, Giovanna Maina (Università di Torino) e Alessandro Battaglini (Seeyousound International Music Film Festival)
Phyllida Lloyd
Mamma Mia!
(Usa/Gran Bretagna/Germania 2008, 108’, HD, col., v.o. sott.it.)
Grecia, 1999. La giovane Sophie ha un sogno: conoscere suo padre e farsi condurre all'altare nell'incantevole isola di Kalokairi, dove vive con la madre. Alla vigilia delle sue nozze con Sky, ha scoperto il diario segreto e i segreti del cuore della madre, che oggi gestisce un piccolo hotel. All'insaputa di Donna, Sophie invita i suoi potenziali padri: un uomo d'affari, un avventuriero e un banchiere. Scoperta molto presto la loro presenza sull'isola, Donna li invita "amabilmente" a rimettersi in mare ma niente andrà come previsto.
Dom 15, h. 20.30 - Introduce Giulia Carluccio (Prorettrice Università di Torino)
Inoltre il 13 maggio a ideale completamento delle manifestazioni realizzate in occasione di Eurovision Song Contest, il Museo Nazionale del Cinema e Seeyousound propongono in anteprima assoluta un divertentissimo film di montaggio realizzato dal cineasta sperimentale Neil Young attingendo alle ultime due partecipazioni della Svizzera alla popolare gara canora.
Neil Young
Point d’Impact
(Polonia 2022, 64’, DCP, col., v.o. sott. it.)
L’Eurovision nasce a Lugano nel 1956. Da quel momento la Svizzera ha sempre avuto un ruolo importante nel contest, che ha seguito con crescente successo di pubblico. Nelle ultime due edizioni, una delle quali cancellata per la pandemia, la Svizzera è stata rappresentata dal cantante melodico Gjon’s Tears, che ha sedotto milioni di ascoltatori suscitando reazioni di autentica commozione. Un viaggio che attinge dai materiali video scaricati da YouTube.
Ven 13, h. 20.30 – Intervengono il regista Neil Young e il montatore Dominik Sobolewski