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Politica | 05 maggio 2022, 07:55

Fondo vita nascente: è polemica anche in Circoscrizione 4 sulla proposta di Fratelli d'Italia

Marascio e Maggia: "Il Fondo permetterebbe di avere 100 nuovi nati in Piemonte all’anno, andando in controtendenza rispetto alla grave crisi demografica"

consigliere Fratelli d'Italia

Polemica in ciroscrizione 4 sul Fondo vita nascente

Polemica anche in Circoscrizione 4, sul tema del Fondo vita nascente. È successo ieri sera durante la seduta del Consiglio. "La maggioranza, a trazione Partito Democratico ha bocciato il documento con cui proponevamo un sostegno al Fondo - dicono i consiglieri di Fratelli d’Italia, Raffaele Marascio e Luca Maggia -. Si tratta dello strumento voluto dall’assessore regionale di Fratelli d’Italia alle politiche sociali Maurizio Marrone, che prevede lo stanziamento di 400.000 euro per aiutare le madri in difficoltà economica che vorrebbero intraprendere una gravidanza, ma non possono per motivi economici". 

"Una vergogna contro il diritto di essere madri: durante il Consiglio della Circoscrizione 4, tenutosi questa sera la sinistra ha bocciato il nostro documento che proponeva di dare sostegno al Fondo Vita Nascente istituito dalla Regione Piemonte, che ha stanziato 400.000 euro per aiutare le donne in difficoltà economica che vorrebbero intraprendere una gravidanza, ma non possono per motivi economici’ - dichiara il Capogruppo Marascio -. Il Fondo permetterebbe di avere 100 nuovi nati in Piemonte all’anno, andando in controtendenza rispetto alla grave crisi demografica che porta il nostro Paese ad essere l’ultimo al mondo per nascite".

"Riteniamo che quei finanziamenti debbano essere destinati al servizio pubblico che, attraverso i consultori e i servizi socioassistenziali, accompagnano i nuclei familiari in percorsi di sostegno dal concepimento a tutte le scelte di vita degli anni successivi alla nascita", hanno replicato i consiglieri della maggioranza. "Riteniamo che sia fondamentale un ragionamento strutturale sul calo demografico ma si può favorire la genitorialità solo con un percorso multidisciplinare e non questa iniziativa di propaganda. La Regione si impegni a tutelare il welfare pubblico, la salute di genere e i diritti delle donne sul posto di lavoro e nella società".

comunicato stampa

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