Il futuro del cibo tra guerra e pandemia: sarà basato sulla stretta attualità il focus del Festival del Giornalismo Alimentare, in procinto di tornare a Torino dal 31 maggio al 1° giugno. La rassegna si svolgerà al Centro Congressi del Lingotto e affronterà il tema sotto diversi punti di vista.
I temi del Festival
Il Festival ospiterà oltre 100 relatori impegnati in 30 panel ma anche laboratori e molto altro: “Avremo l'occasione - spiega il direttore Massimiliano Borgia – di riflettere su come stiamo informando i cittadini sul mondo alimentare, dalla politica all'economia passando per la salute e la sicurezza del cibo. Affronteremo, tra gli altri, il tema dell'approvvigionamento delle materie prime e dell'aumento dei prezzi, che stanno tornando d'attualità a causa della guerra in corso. Presenteremo, infine, anche alcune ricerche sull'orientamento dei consumi e un panorama generale sui media con il coinvolgimento di esponenti del mondo della comunicazione in senso allargato; vogliamo essere un festival aperto a tutti”.
Il sostegno delle istituzioni
Il Festival ha il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino: “I giornalisti - ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Protopapa – ci permettono di far sapere le nostre future attività e impegni. La guerra e la pandemia ci hanno costretto a ripensare le nostre politiche, abbandonando gli argomenti sviluppati durante il periodo della globalizzazione per tornare verso l'autosufficienza. È opportuno considerare i suoli abbandonati per aumentare le produzioni non più soddisfatte da altri mercati, così come rivedere l'impianto strutturale dell'agricoltura”.
“Vogliamo - ha aggiunto l'assessora alle attività produttive del Comune Gianna Pentenero – che Torino diventi una capitale del food e delle attività produttive di trasformazione del cibo: possiamo rappresentare un'eccellenza. Abbiamo bisogno di parlare di cibo attraverso le narrazioni che solo il giornalismo può dare grazie a competenze e approfondimenti”.