Una vita fra i libri: venticinque anni a gestire la biblioteca di Perosa Argentina, e prima ancora diciassette anni in biblioteca a Villar Perosa, dove risiede.
Con questo giugno 2022, per Antonella Crespo, 60 anni, è cominciata la pensione. E da oggi, martedì 6, il suo posto di ‘custode’ dei libri perosini è passato a Eleonora Pertusio, 33 anni, di Pinasca.
Nostalgia e passioni
“È una fortuna poter svolgere il lavoro che si ama, e io mi ritengo davvero fortunata per aver avuto l’opportunità di lavorare fra i libri, e a contatto con la gente – confessa Crespo –. Il rovescio della medaglia è che adesso è più dura lasciare il lavoro, per il momento più del desiderio della pensione si fa sentire la nostalgia, ma auspico di trovare altri ritmi per vivere la vita, per dedicare più tempo a me stessa e alle cose che mi piacciono... Chissà… passioni nuove ancora da scoprire”.
Nei suoi anni tra gli scaffali ha avuto modo di conoscere diverse persone, “che mi sono rimaste nel cuore e con le quali farò in modo di mantenere i contatti anche da pensionata – rivela Crespo –, ma l’esperienza più entusiasmante, che mi ha accompagnata fino alla fine della mia carriera, è stata quella con i bambini. Alcuni portati in biblioteca dalle loro mamme, fin da piccolissimi. La vera meraviglia, però, scatta attorno ai cinque o sei anni, quando cominciano a leggere da soli e vedi i loro occhi brillare”.
Crescendo, però, ci si allontana dalla biblioteca: “Per mia personale esperienza, quando arrivano all’età delle scuole medie si perdono un po’: fra scuola ed attività extra scolastiche può darsi che cominci anche per loro una vita troppo frenetica, che toglie tempo alla lettura, ma magari semplicemente ora si spostano alla lettura sui dispositivi elettronici, anche perché negli anni ho potuto constatare insegnanti sempre più brave ed attente a far sì che, nel percorso di crescita, la lettura rimanga un piacere piuttosto che un dovere”.
La tecnologia
Un rapporto critico ma positivo quello di Crespo con la tecnologia: “Dipende da come la usi, come ogni cosa: anche una palla, puoi usarla per divertirti, oppure se la tiri in testa a qualcuno gli fai male. Negli anni la tecnologia ha cambiato molto anche il mio lavoro – argomenta Crespo. All’inizio, le aule della biblioteca vedevano un susseguirsi di ragazzi intenti a fare le ricerche, una ‘clientela’ che l’avvento di internet ha spazzato via in modo abbastanza veloce. Così come ho avuto anche diverse lettrici e lettori che mi hanno detto di aver cominciato a leggere su e-book, e quindi non frequentavano più la biblioteca”. Ma ci sono anche vantaggi: “Il nuovo catalogo unico on line, oltre ad alleggerirmi di molto il lavoro, mi ha permesso in tempi brevi di disporre di svariati titoli, presenti magari in Comuni relativamente lontani, come ad esempio Susa, e offrire così un servizio migliore che gli utenti della biblioteca hanno molto apprezzato. La tecnologia, se usata con intelligenza, può essere un grande alleato”.
La sfida di crescere
Pertusio ha iniziato il suo primo turno oggi alle 14,30, con un po’ di emozione, e tanta voglia di fare: “Mi sento preparata, perché la mia preparazione professionale affonda le radici nel marketing, nel turismo e soprattutto nell’organizzazione di eventi, per bambini e adulti, in ambito sportivo ma non solo, quindi sono pronta al rapporto con il pubblico, e amo i libri – si racconta Pertusio –. La sfida è però quella di sostituire una persona di grande esperienza come Antonella, che conosceva le persone e i loro gusti letterari”.
Fra le ambizioni di Pertusio, oltre al proseguire il lavoro cominciato da Crespo che l’ha preceduta, c’è l’idea di puntare molto sui giovani, rendendo la biblioteca uno nuovo punto di incontro collettivo, e un polo attrattivo per l’intera comunità.