/ Attualità

Attualità | 20 giugno 2022, 12:02

Diminuiscono le code all'Ufficio Immigrazione, Cgil: "Aprire un confronto per riconoscere in pieno i diritti di cittadinanza"

"Bene i 1000 posti in più tra sala d’attesa e cortile interno con tettoia, ma restano problemi organizzativi e di organico"

Diminuiscono le code all'Ufficio Immigrazione, Cgil: "Aprire un confronto per riconoscere in pieno i diritti di cittadinanza"

Nelle ultime settimane la Camera del Lavoro di Torino, situata a pochi metri dall’ufficio immigrazione della Questura, ha sollecitato la Questura, per il tramite dell’amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Lo Russo e dei due Assessori Tresso e Rosatelli, ad intervenire per risolvere il problema delle lunghe code di migranti nel piazzale antistante gli uffici.
Questa situazione si è determinata a fronte delle limitazioni di accesso agli uffici dovuta dall’applicazione dalla normativa Covid-19. Questa misura di prevenzione dei possibili contagi delle e degli utenti e delle lavoratrici e lavoratori della Questura, ha però comportato una situazione molto pesante per le/i migranti esposti per lunghe ore alle condizioni climatiche.
"A fronte delle recenti disposizioni normative nazionali legate al contenimento della pandemia da Covid, abbiamo quindi chiesto di verificare il superamento delle modalità organizzative in atto per consentire alle cittadine e ai cittadini stranieri di poter accedere agli uffici della Questura senza dover sopportare ulteriormente questa situazione di forte disagio e, oggettivamente, al limite della civiltà. La Questura, dopo un confronto e un sopralluogo con il Comune, ha deciso di riaprire l’accesso al proprio interno che, da oggi, prevede 1000 posti tra sala d’attesa e cortile interno con tettoia", sottolinea la Cgil.
Permangono alcuni problemi organizzativi e di organico, più volte segnalati in questi anni da Cgil Cisl Uil Torino negli incontri con la Questura, che andrebbero affrontati e risolti definitivamente nel confronto tra le Istituzioni cittadine e le Organizzazioni sindacali – utilizzando anche risorse ministeriali.
Enrica Valfrè, Segretaria generale CGIL Torino, ed Elena Petrosino, Segreteria CGIL Torino, dichiarano: “Crediamo che nell’iter di riconoscimento dei diritti di cittadinanza per tutte e tutti, non debba mai venir meno un approccio inclusivo e rispettoso delle persone. Ringraziamo la Questura e il Comune di Torino per aver condiviso le nostre sollecitazioni e aver dato una prima fattiva risposta. E’ importante continuare il confronto tra Questura, Comune e le tre Organizzazioni sindacali torinesi per trovare ulteriori soluzioni condivise che permettano una buona qualità del servizio nel rispetto delle e dei cittadini migranti e delle lavoratrici e lavoratori della Questura".
La Cgil di Torino fa sapere che "si attiverà con una ulteriore presenza per fornire informazioni e supporto non solo rispetto ai titoli di soggiorno, come già fa da anni col proprio ufficio immigrati di fronte alla Questura in via Pedrotti 5, ma anche rispetto ai diritti e alle tutele lavorative e sociali”.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium