Con una lettera indirizzata al sindaco Stefano Lo Russo e agli assessori ai Grandi Eventi Mimmo Carretta e al Verde Pubblico Francesco Tresso, il Comitato Dora Spina tre dichiara la sua assoluta contrarietà al Kappa Futur Festival, la kermesse musicale in programma dal 1° al 3 luglio al Parco Dora.
Tenere conto degli effetti negativi su salute e verde pubblico
"L'opinione di chi privilegia l'aspetto positivo del concerto, è già sufficientemente affollata, anche dentro le istituzioni", spiegano in una nota gli esponenti del Comitato. "Non ci sono dubbi sul ritorno economico dell'evento, ma questo può essere l'unico argomento per valutarlo? Ricordiamo, a tal proposito, l'articolo 41 della Costituzione che recita: "L'iniziativa economica, privata e libera non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in un modo che possa arrecare danno alla salute, all'ambiente e alla sicurezza".
"La nostra opinione è che non si possa passare nel dimenticatoio che una serie di conseguenze del concerto reca danni a salute, ambiente dei cittadini che risiedono nelle vicinanze", viene sottolineato dal Comitato, che ricorda l'afflusso previsto di oltre 50 mila persone, la musica ad alto volume per tre giorni e dodici ore consecutive da quattro palchi, la devastazione del tappeto erboso e degli arbusti di una parte del parco. "Il previsto monitoraggio durante il concerto deve prevedere la nomina di una figura dotata di autorità per intervenire con immediatezza nel caso di mancato rispetto delle prescrizioni, in quanto la priorità dei residenti è il volume del concerto e dei bassi, non solo una successiva sanzione che, visti gli introiti del concerto, non appare avere, da sola, una funzione dissuasiva".
Perché aspettare l'autunno per risistemare il prato?
Viene poi sottolineato l'impatto acustico del concerto, il fatto che la VI commissione del Consiglio comunale abbia rimandato all'inizio dell'autunno la risistemazione del verde pubblico danneggiato. "Questo, a parere del nostro Comitato, sarebbe molto negativo perché finirebbe per dare il colpo di grazia al primario ruolo pubblico per cui i rappresentanti nelle Istituzioni sono eletti e di cui sono responsabili".
Infine, dal Comitato Dora Spina tre viene fatto notare come l'area recintata per l'evento renderebbe "per una decina di giorni, prima e dopo il concerto, l'area non fruibile dagli altri cittadini, privandoli della loro libertà di accesso". Il no è stato forte e deciso, ora si attende la replica delle istituzioni.