Sono passate circa due settimane dall’attacco hacker che alle 3 del mattino del 19 agosto ha messo in ginocchio i sistemi informatici dell’Asl Città di Torino. Se non è ancora chiaro chi abbia attaccato l’azienda sanitaria piemontese e perché, quel che è certo è che lentamente la situazione pare tornare alla normalità: l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha affermato che, a partire da oggi, è infatti iniziato il ripristino dei sistemi informatici.
Il Maria Vittoria il primo ospedale a tornare alla normalità
Il primo ospedale in cui è stata ripristinata la normalità è il Maria Vittoria di Torino. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, si interverrà sugli applicativi e sul sistema di archiviazione degli altri presidi sanitari della città. Icardi ha poi ricordato come, nonostante i disagi, la reazione all’attacco hacker sia stata tempestiva e che si siano adottate tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza e riavviare l’attività. Pronto soccorso, ricoveri, interventi chirurgici e visite ambulatoriali sono stati garantiti, pur con il ricorso a procedure manuali e non digitali.
Violati dati sensibili? I dubbi rimangono
Rimane il tema dell’attacco al sistema informatico dell’Asl e i tanti dubbi che l’accompagnano: sono stati violati dati sensibili? E soprattutto, quali sono gli investimenti messi in campo al fine di evitare simili situazioni in futuro? Icardi ha ribadito come la centrale operativa del Csi sia connessa 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. La reazione tempestiva lo testimonia. “Certo, gli attacchi hacker sono una minaccia persistente nel mondo virtuale e ogni volta vengono condotti con tecniche sempre più insidiose” ha ammesso l’assessore.
Pd all'attacco: "Serve più sicurezza"
Preoccupato Raffaele Gallo, capogruppo del Pd in Regione: “L’assessore non ha chiarito il quadro complessivo e in che modo saranno recuperati i dati sanitari bloccati. Nei prossimi giorni verificheremo puntualmente il processo di riattivazione dei servizi".
“Oggi più che mai gli attacchi hacker sono assolutamente all’ordine del giorno e gli allarmi in tale senso ci giungono da mesi se non da anni – conclude l'esponente dem - Per questo dobbiamo essere pronti perché non capiti in altre realtà e accenderemo un faro per capire meglio quante risorse economiche sono state investite negli anni passati di fronte ai continui allarmi e quanti investimenti e assunzioni di personale si prevedono nei prossimi in cybersicurezza a tutela dei servizi a i cittadini piemontesi”.