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Economia e lavoro | 08 settembre 2022, 06:00

Amazon inserisce dipendenti sordi: sono già 6 a Torrazza Piemonte. E i colleghi imparano il linguaggio dei segni

L'azienda ha creato postazioni con segnali luminosi o con vibrazione e tablet per facilitare la comunicazione tra addetti. In uso le mascherine trasparenti per leggere il labiale

Visita allo stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte

A Torrazza Piemonte Amazon inserisce dipendenti sordi

Occasioni lavorative anche per persone sorde: è l'opportunità che vuole dare Amazon presso il suo stabilimento di Torrazza Piemonte. Il progetto, presentato agli enti locali, ma anche ai rappresentanti di ENS (Ente nazionale sordi) prevede l’inserimento di personale con questo tipo di disabilità presso il centro di distribuzione torinese. Una presenza accompagnata da innovazioni tecnologiche pensate apposta per facilitarne l'attività lavorativa e garantirne la sicurezza.

Già 40 inserimenti in Italia, di cui 6 proprio a Torrazza

Il programma conta già l’inserimento di 40 persone in tutta Italia, di cui 6 proprio presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte. Presto, su scala nazionale, diventeranno 58 raggiungendo 9 centri di distribuzione (attualmente sono 7) e anche Torrazza aumenterà le sue fila. “Sono davvero molto orgoglioso che questa importante iniziativa di inclusione sia iniziata in Italia dai nostri centri di distribuzione. Conoscere, imparare ed essere sempre aperti al punto di vista degli altri è ciò che contraddistingue il nostro modo di guardare al futuro, di lavorare e innovare. Crediamo che la diversità in tutte le sue molteplici sfaccettature sia un valore aggiunto e una ricchezza da cui trarre nuovi spunti e idee. Questo nuovo bellissimo viaggio intrapreso insieme all’Ente Nazionale Sordi ci ha insegnato e ci continua ad insegnare moltissimo, arricchendoci ogni giorno”, dichiara Lorenzo Barbo, responsabile di Amazon Logistica Italia. 

Postazioni ad hoc, tablet con lingua dei segni e segnali luminosi

Processi e le postazioni sono stati studiati in collaborazione con esperti per assicurare che siano idonei alle esigenze di tutti i lavoratori. I dipendenti sordi svolgeranno le stesse mansioni e avranno gli stessi compiti dei colleghi. L'azienda ha inoltre organizzato corsi per i dipendenti sull'inclusività e anche corsi di Lingua Internazionale dei Segni. E nei primi mesi di inserimento, visto l'obbligo della mascherina, Amazon aveva dotato i lavoratori di dispositivi con una parte trasparente davanti alla bocca per permettere la lettura del labiale.

In particolare, l’azienda ha provveduto a dotare le strutture di tablet installati in punti strategici in prossimità delle postazioni di lavoro, di cui ogni lavoratore può avvalersi per usufruire di un servizio di traduzione simultanea in lingua dei segni, disponibile in qualunque momento durante l’orario di lavoro. I dipendenti sono stati poi muniti di dispositivi connessi direttamente al sistema di allarme che vibrano in caso di segnalazione di evacuazione. Inoltre, il sistema di segnalazione sonoro è stato integrato con un impianto di segnali luminosi.

Siamo orgogliosi di aver avviato questo progetto nel centro di distribuzione di Torrazza Piemonte, e di essere stati tra i primi in Italia”, aggiunge Matteo Conti, Responsabile del centro di distribuzione di Torrazza Piemonte. “Siamo sicuri che questo sia solo il punto di partenza di un progetto che si svilupperà ulteriormente nei prossimi mesi”.

"Creare sempre condizioni di inclusione"

Un progetto apprezzato anche dalle istituzioni, come conferma Sonia Cambursano, consigliere Delegata allo sviluppo economico, attività produttive, turismo e pianificazione urbanistica della Città Metropolitana di Torino: “Il compito delle istituzioni è quello di creare le condizioni per l’inclusione. Tuttavia, affinché questa inclusione sia reale, è necessario che ci sia la collaborazione delle realtà produttive. In questo senso apprezzo molto questo progetto di Amazon che permette di tradurre in azioni concrete ciò che si intende per inclusività”. E anche dall'Ente nazionale sordi: "La strategia di Amazon ha tenuto conto del fatto che i suoi dipendenti Sordi potessero essere un'opportunità di crescita, mantenendo gli standard di produzione. Un esempio da seguire per tutte le altre aziende. Un primo passo per Amazon, sicuramente degno di ammirazione e mi auguro l'Azienda voglia continuare con questa filosofia”, commenta Timeo Serafino, presidente di Ens Onlus APS.

La realtà di Amazon qui a Torrazza Piemonte è impegnata ormai da anni nella realizzazione di importanti iniziative a livello locale che hanno avuto anche un rilevante impatto sociale - dice il primo cittadino, Massimo Rozzino -. Come sindaco ritengo che questo programma per l’assunzione di dipendenti sordi rappresenti un esempio positivo di integrazione. Ritengo davvero importante che le aziende si impegnino ad offrire opportunità di lavoro e sviluppo che siano davvero inclusive”.

Al momento, oltre Torrazza Piemonte, gli altri centri di distribuzione in cui il progetto è già attivo e che vedono la presenza di lavoratori Sordi sono Passo Corese (Rieti), Colleferro (Roma), Castelguglielmo-San Bellino (Rovigo), Castel San Giovanni (Piacenza), Novara e Cividate al Piano (Bergamo). Nei prossimi mesi l’iniziativa sarà allargata anche agli altri centri di distribuzione presenti in Italia: Vercelli e San Salvo (Chieti). 

Massimiliano Sciullo

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