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Eventi | 15 settembre 2022, 13:43

Come l'esperienza trasforma le persone, Artissima torna all'Oval dal 4 al 6 novembre

Lo Russo: "Contemporaneo torni ad essere vocazione di Torino: dotarla di infrastrutture fisiche per fare arte tutto l'anno"

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Come l'esperienza trasforma le persone, Artissima torna all'Oval dal 4 al 6 novembre

Artissima torna all'Oval di Torino dal 4 al 6 novembre e per il primo anno sarà diretta da Luigi Fassi, che ha preso il posto di Ilaria Bonacossa

La 29esima edizione sarà dedicata a "Transformative Experience", concetto elaborato dalla filosofa americana L.A. Paul che sostiene come un'esperienza trasformativa sia capace di modificare radicalmente la persona che la vive, mettendone in crisi le aspettative prefigurate e aprendo prospettive verso l'ignoto. Per la prima volta la kermesse, come ha annunciato Fassi, ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura. 

Le sezioni

Gli spazi dell'Oval accoglieranno le quattro sezioni consolidate della fiera - Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions - e le tre sezioni curate - Disegni, Present Future e Back to the Future - con la partecipazione di 174 gallerie italiane e internazionali di cui 35 progetti monografici. Le gallerie di Artissima provengono da 28 Paesi e 4 continenti.

Fassi: "Mondo arte necessità di incontrarsi" 

"Artissima - spiega il neo-direttore Luigi Fassi - a Torino racconta la capacità della fiera di rafforzare la propria doppia di identità di piattaforma di mercato e di produzione culturale, arricchendo entrambe le prospettive. Le 40 gallerie che nel 2022 partecipano per la prima volta ad Artissima testimoniamo l'attrattività della fiera e il suo saper essere un catalizzatore di esperimenti, ricerche ed investimenti di mercato in ambito artistico".

Sul tema dell'edizione 2022 aggiunge: "Il mondo dell'arte nel suo insieme ha visto in questi ultimi anni cambiare le proprie regole e le modalità di scambio. È tuttavia rimasta più che mai viva e bruciante l'urgenza di incontro e di relazione immediata, dettata dalla volontà di conoscere e vivere in tempo reale l'esperienza dell'arte e di continuare ad apprendere quanto di nuovo sta emergendo sulla scena presente" ha concluso Fassi. 

Lo Russo: "Contemporaneo vocazione, investimenti su infrastrutture arte" 

"Torino - ha detto il sindaco Stefano Lo Russo - ha fatto una scommessa sull'arte contemporanea, per noi è una strategia e vogliamo torni ad essere una vocazione forte della città. Credere in questa vocazione vuol dire dotarla di infrastrutture fisiche per fare arte tutto l'anno".

"È in questo ambito - ha aggiunto - che ci muoviamo con Torino Esposizioni, Cavallerizza Reale e Rivoli. Vogliamo fare investimenti importanti per rilanciare Luci d'Artista, nonostante le difficoltà del momento dal post pandemia, al caro-energia alla guerra". 

"La politica non deve smettere di progettare: non possiamo permetterci di perdere visione lunga. La cultura farà differenza" ha concluso il sindaco.

Cinzia Gatti

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