In Regione Piemonte il meeting anti-aborto ed è polemica: a sollevarla Marco Grimaldi, candidato alla Camera per Alleanza Verdi. Lunedì 26 settembre in piazza Castello si svolgerà il convegno "La salute delle donne. Conseguenze fisiche, psicologiche e sociali dell'aborto".
Anche il medico anti-gay
Tra i relatori l'assessore alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, già finito negli scorsi mesi al centro di attacchi per la scelta di destinare 400mila euro alle associazioni Pro-vita, e Silvana De Mari, medico conosciuto per le sue tesi anti-gay e no vax, condannata in appello per diffamazione contro la comunità LGBT. Accanto a loro il pastore torinese e fondatore di Obiettivo Famiglia Nicola Giardiello e la professoressa Francesca Romana Poleggi del Comitato direttivo di ProVita & Famiglia.
Rosatelli: "Città di Torino ostacolerà i loro piani"
Indignato dalla presenza di Marrone e dalla decisione di ospitare il convegno nel palazzo della Regione l'assessore comunali alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli. "I nemici dei diritti e delle libertà sappiano - commenta l'esponente della giunta Lo Russo - che la Città di Torino ostacolerà i loro piani con la forza del diritto e della ragione, a tutela dell'autodeterminazione e della dignità di tutte le donne".
Grimaldi: "Cirio impedisca il convegno e revochi le deleghe a Marrone"
A rincarare la dose Marco Grimaldi, che chiede a Cirio di "revocare le deleghe sulle politiche socio-sanitarie all'Assessore Marrone: si domandi se una donna potrebbe mai credere che la sua salute sia tutelata da costui". "Cirio non può permettere che gli spazi della Regione ospitino personaggi eversivi come Silvana De Mari, autorizzandoli a diffondere messaggi sessisti, omofobi, violenti e contrari a ogni dato scientifico dalle sedi istituzionali. Siamo oltre i limiti della vergogna e dell'accettabile", conclude.
Furia (Pd): "Si vuole attaccare la legge 194"
Duro anche il commento da parte di Paolo Furia, segretario regionale del Pd: "E' del tutto evidente che la destra intenda mettere sotto attacco la 194. E lo fa nel modo più subdolo: criminalizzando la donna che abortisce. Lo fa invitando a intervenire in un convegno a Torino una dottoressa radiata dall’Ordine dei Medici per aver sostenuto conclamate posizioni no vax. Questa è la Destra in Italia e Piemonte: irresponsabile sul fronte della salute pubblica in materia di vaccini, e pericolosa per quanto riguarda i diritti e la dignità delle donne. La “modernità” di questa destra ci farebbe tornare all’Ottocento: superstizioni antiscientifiche in materia di vaccinazioni, da una parte, e concezione retrograda delle donne dall’altra. Bisogna fermarli".
Aggiornamento dalla Regione
La Regione Piemonte comunica che l’Associazione ProVita&Famiglia ha rinunciato all’uso della Sala della Trasparenza come sede del proprio evento in programma il 26 settembre.