"La ‘rivoluzione sociale delle culle’ è un’espressione che da sola mi fa accapponare la pelle. Marrone e Fratelli d’Italia cercano già di alzare il livello dello scontro. Non c’è problema: lo alzeremo anche noi. Intanto l’opposizione a questa destra è già cominciata, proprio ieri, da tutte quelle piazze in cui i movimenti femministi hanno fatto sapere che smantellare la 194 non sarà facile. Meloni e Marrone non hanno il coraggio di dire che lo farebbero, parlano di voler tutelare il ‘diritto a non abortire’, dicono di voler creare percorsi di accompagnamento alla ‘vita nascente’ mentre di fatto foraggiano le associazioni antiabortiste. Non arretreremo di un passo”. Lo dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione e neoeletto alla Camera per Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, rispondendo alle affermazioni di questa mattina dell'assessore regionale Maurizio Marrone (LEGGI QUI).
“In Piemonte Fratelli d’Italia è da anni in campagna permanente sulla pelle delle donne. Qui e in tutta Italia l’obiezione di coscienza è ormai endemica, fino ai picchi del Molise (83%) e della Sicilia (86%)”, prosegue Grimaldi. “L’unico diritto negato da tutelare è quello a un aborto libero, gratuito e sicuro. Ma c’è di più: nel 2020 il Piemonte ha perso 121.800 abitanti; sono praticamente sparite Novara e Savigliano: è la fotografia della bassissima natalità e dei tantissimi giovani scappati all’estero. Fuggono perché qui trovano solo salari da fame e condizioni di lavoro inaccettabili. Le destre che inneggiano alla natalità, alla famiglia, alla vita, per questa vita quando è presente e viva non fanno e non hanno fatto mai nulla. Nessuna misura sociale per consentire alle persone di uscire dalla precarietà, nessun intervento per estendere il diritto alla casa, e al contrario una lotta senza quartiere al reddito di cittadinanza. Sarebbe questa la loro rivoluzione sociale?”.
Viale: "Da Marrone una propaganda strabica"
"Sulla 194 Marrone fa propaganda strabica. L'Ordine dei medici intervenga". A dirlo, il medico ginecologo ed esponente dei Radicali Italiani Silvio Viale, sottolineando che "nessuna delibera regionale potrà impedire ai medici di condurre in scienza e coscienza il proprio rapporto con la paziente, che chiede l'interruzione volontaria di gravidanza". "Da sempre attiviamo 'tutte le iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite', come recita la 194 e la storia ci dà ragione", afferma Viale che fornisce poi alcuni dati. "Dal 1982, anno del massimo numero di Ivg - spiega -, il tasso in Piemonte è calato del 68%, mentre le nascite solo del 13-15%. Nel 1982 il rapporto era di 602,9 Ivg per mille nati e nel 2020 è sceso a 209,4, segno che gli operatori della 194 hanno lavorato bene".
Viale si dice "certo che l'Ordine dei medici saprà vigilare, monitorare e intervenire qualora sarà necessario. Nella nostra pluridecennale esperienza, quasi mai l'aspetto economico dei primi 30 mesi è la motivazione di una Ivg, essendo un aspetto che riguarda condizioni personali e scelte di vita, per cui invito l'assessore Marrone a fare meno propaganda strabica per strizzare l'occhiolino ai movimenti antiabortisti con una delibera campata in aria".
Duro anche il commento di Chiara Appendino e Sarah Disabato, esponenti del M5S: "Dietro alle dichiarazioni dell’Assessore Marrone si nasconde null’altro che un’elargizione di contributi alle associazioni antiabortiste. Continueremo, come abbiamo sempre fatto, a dare battaglia contro questi provvedimenti che riteniamo dannosi e discriminatori, e con i quali il Centrodestra tenta di minare costantemente il diritto all’aborto e la libertà delle donne di decidere del proprio corpo".