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Attualità | 03 ottobre 2022, 16:20

La strada è comunale da vent'anni, ma residenti e commercianti continuano a pagarne le spese

I cittadini di corso Moncalieri inviano una lettera alla Circoscrizione e agli assessori Tresso e Foglietta. "Chiediamo che venga urbanizzata, cioè illuminata, tenuta pulita e sgombra in caso di neve"

La strada durante la piena del 2016

La strada durante la piena del 2016

Il tratto di strada di corso Moncalieri degli interni 506 - 10133 è diventata comunale dal 2003, tuttavia residenti e commercianti continuano a pagare di tasca propria le spese per la sua manutenzione e pulizia. 

Esasperati da questa situazione che si protrae da anni, il 22 settembre scorso hanno inviato una nuova lettera all’Amministrazione comunale e alla Circoscrizione per chiedere una soluzione. “Chiediamo che la strada venga urbanizzata dal Comune e quindi che sia illuminata, tenuta pulita regolarmente e sgombra dalla neve d’inverno”. A questo i cittadini chiedono si aggiunga anche lo spostamento dei contatori dell’acqua siano portati in appositi tombini in prossimità delle abitazioni e attività “anziché lasciati insieme all’interno di cuna camera interrata all’angolo con Corso Moncalieri, distante più di 100 metri dall’ultimo utente”. 

L’esproprio della strada era stato fatto per rendere la via un accesso all’area del parco fluviale sulla sponda del fiume Po. In seguito è stata realizzata un’area di parco dotata di panchine al fondo della strada ed è stato creato un accesso alla pista ciclopedonale lungo la sponda del fiume, interrotta dopo l’ultima piena in corrispondenza di un piccolo ponte di legno che consentiva il passaggio su un rio affluente al fiume, danneggiata dal 2016 dalla piena e mai ripristinata, impendendo di fatto il passaggio se non quando il rio è in secca.  

“Poi ogni intervento del Comune è cessato - scrivono i cittadini - strada mai pulita, mai sgombrata dalla neve, contatori dell’acqua nel luogo originario e soprattutto mai illuminata. Ovvero, è continuata la politica adottata per una strada privata”

Come conseguenza hanno dovuto pagare le spese per l’illuminazione. “Lo facciamo da più di 30 anni ma prima la strada era privata, da quasi 20 anni è del Comune” spiegano preoccupati anche del futuro rincaro energetico. 

Ma non è solo una questione di costi. Residenti e commercianti lamentano anche la mancanza di sicurezza nell’area di parco in fondo alla strada. “Di notte è completamente buia ed avvengono viavai di dubbia origine visto che un parco pubblico con panchine completamente al buio offre un ottimo riparo per attività di qualsiasi tipo”.

Senza contare il pericolo già vissuto in caso di piene del Po. “La nostra zona è stata dichiarata zona esondabile dopo le piene del 2000 e del 2016 e quindi si pone anche una grave situazione di sicurezza in caso di malaugurate piene del fiume”. 

Inoltre, essendo la strada comunale “non possiamo intervenire prontamente in caso di accertata perdita d’acqua sui nostri tubi che corrono sotto la strada, non possiamo bucare una strada comunale senza i relativi permessi e siamo costretti a pagare di tasca nostra qualsiasi intervento di ricerca e ripristino sia necessario”. 

E infine, c’è la questione della pulizia. “Siamo costretti a spazzare e ripulire da foglie, escrementi di cane e rifiuti vari la strada oppure a vivere in un contesto indegno di una città come Torino”.  

Già in occasione della piena del 2016 residenti e commercianti si erano rivolti all’ex consigliere della Circoscrizione 8, Augusto Montaruli, per segnalare il problema, il quale aveva presentato diverse interpellanze e ordini del giorno. Ma nonostante il suo intervento nulla è cambiato. “Siamo stati completamente ignorati, nonostante un lavoro di richieste durato circa tre anni.” 

A distanza di qualche giorno una prima risposta dalla segreteria dell'assessore Tresso è arrivata. "Ci hanno detto che sarebbe stata presa in esame al più presto, ma nulla di più". 

Chiara Gallo

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