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Attualità | 23 ottobre 2022, 12:12

Il giuramento dei 65 neo marescialli e vicebrigadieri dei carabinieri in servizio in Piemonte e Valle d'Aosta

La cerimonia si è svolta nella caserma Bergia, alla presenza del Comandante della Legione, Generale di Brigata Antonio di Stasio

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Il giuramento dei 65 marescialli e vicebrigadieri dei carabinieri in servizio in Piemonte

Nella giornate del 18 e 21 ottobre, nella caserma Bergia, sede del Comando Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”, si sono svolte le cerimonia per il giuramento individuale di "Fedeltà alla Repubblica" di 65 militari, tra marescialli e vicebrigadieri, neo promossi.

Davanti al Comandante della Legione, Generale di Brigata Antonio di Stasio, 4 marescialli e 61 vicebrigadieri hanno prestato giuramento rinnovando il proprio impegno all’osservanza della Costituzione e delle leggi e all’adempimento, con disciplina e onore, dei doveri derivanti dallo status di militari per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni.

Ai neo marescialli e vicebrigadieri, il Comandante ha rimarcato la sacralità del giuramento individuale e l’importanza che assume, tanto nella vita professionale quanto in quella personale di chi lo presta e si è poi congratulato con i militari, augurando loro ulteriori soddisfazioni professionali.

Il giuramento, in generale, costituisce il veicolo di una promessa, a cui corrisponde un impegno, che si concretizza attraverso la pronuncia di una formula di rito. Con la pronuncia della formula, l'azione promessa esce dalla sfera della volontà del promittente per collocarsi in quella di colui che è il destinatario del giuramento. In particolare, il giuramento militare è un “vincolo personale” che impegna ciascun militare e riveste un ruolo fondamentale per l’assunzione dello status militis; in effetti, si diventa militari solo dopo aver pronunciato la formula del giuramento.

Il militare nel prestare il giuramento, previsto dall’art. 2 della legge 382/78, assume ben quattro impegni con la seguente formula: "Giuro d'essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore a tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni". Tale formula riassume e sintetizza il disposto di due articoli della Costituzione: quello dell'art. 52, secondo il quale "la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino" e quello dell'art. 54, secondo il quale "tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi … i cittadini cui sono state affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".

Appare evidente, che, dei quattro impegni che il militare assume con il giuramento, ben tre siano comuni a ciascun cittadino: la fedeltà alla Repubblica, l'osservanza della Costituzione e delle leggi ed il dovere sacro della difesa della Patria. Quindi l’impegno che distingue il militare dal cittadino è il quarto, cioè quello di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri connessi allo "stato militare".

redazione

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