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Economia e lavoro | 13 dicembre 2022, 19:01

Stellantis: la trattativa prosegue (tra un mese), ma oltre alla spaccatura tra metalmeccanici si apre un fronte Psa

Mentre Fiom mantiene la sua posizione di distanza dalle altre sigle firmatarie del contratto, il Gruppo ha dato disdetta degli accordi di Psa Italia. Filcams minaccia lo sciopero per il 16 dicembre: "Non c'è rispetto per i lavoratori"

bandiere Stellantis

Trattative e polemiche sul fronte Stellantis

Continuano i giorni di trattative, di proposte, di ottimismo e di malumori (a seconda delle sensibilità sul tema). Ma di certo, nell'universo Stellantis, non si può mai raccontare una situazione di quiete.Infatti, mentre si è conclusa oggi la due giorni di confronti a Torino per il rinnovo del contratto di secondo livello in scadenza a fine anno (ci si rivedrà tra un mese esatto: il 12 e 13 gennaio), oltre alle differenze tra i sindacati metalmeccanici si apre un nuovo fronte per quanto riguarda Psa, ovvero la quota "francese" del matrimonio contratto da Fca per dare vita al nuovo Gruppo automotive.

Si parla di orario di lavoro

Ma andiamo con ordine. Dopo i temi di ambiente e sicurezza che hanno scandito le riunioni precedenti, i sindacati metalmeccanici "firmatari" (ovvero Fiom esclusa) si sono confrontati con i vertici aziendali per quanto riguarda gli orari dei lavoro. Un tema che si intreccia in maniera forte con la progressiva digitalizzazione e l’evoluzione tecnologica delle aziende e che potrebbe sfociare in una maggiore flessibilità (di ingresso e uscita).

Si è discusso anche dei recuperi produttivi, sia sui tempi di preavviso che per quanto riguarda le indennità. Ma anche di pause pranzo e ammortizzatori sociali. Per gli impiegati di Cnhi, inoltre, potrebbe proseguire la sperimentazione sul venerdì breve. 

La Fiom chiede di riunire i tavoli

"Il confronto sul tema dell’orario di lavoro fin qui svolto consente un sensibile miglioramento delle norme a favore dei lavoratori - dicono da Fim - e soprattutto impone alle aziende norme molto più vincolanti sulla questione dei recuperi produttivi". "Siamo con all’ottavo incontro positivo, , propositivo e costruttivo tra tutti - dicono da Uglm - portando a casa un altro risultato importante, anche se la trattativa non è semplice”.

Ma non tutti condividono questo tipo di lettura. E proprio la Fiom ha infatti proclamato 8 ore di sciopero (in occasione della protesta provinciale del 15 dicembre) denunciando "l'indisponibilità dell'azienda a superare le distanze e condividere un nuovo sistema di relazioni sindacali".
La richiesta, insomma, è quella di riunire i tavoli sindacali. "Non siamo disponibili a scambiare la libertà di iniziativa con le agibilità sindacali". 

Una posizione che viene punzecchiata da Fismic, che commenta: "Il sistema partecipativo, che è alla base del contratto collettivo specifico, alla luce degli sviluppi della trattativa, è palese che funziona e fornisce dei risultati concreti per i lavoratori dei gruppi Cnhi, Iveco, Stellantis e Ferrari; chi ha scelto la via della contrapposizione sterile, invece, è fermo al palo e pensa a fantomatiche mobilitazioni dei lavoratori".

Intanto si (ri)apre il fronte Psa

Ma come detto, sotto l'ombrello Stellantis si apre anche un fronte legato a Psa. E a lanciare l'allarme è Filcams Cgil, che accusa il Gruppo di aver dato disdetta a partire dal 2023 "del contratto nazionale e di tutta la contrattazione integrativa per i lavoratori Psa Italia per passare al Contratto di secondo livello". Compreso quello integrativo chiuso soltanto lo scorso dicembre 2020. E minacciano lo sciopero se non sarà ritirata la procedura. "L’azienda ha dimostrato ancora una volta di non rispettare lavoratrici e lavoratori e di non tenere conto delle relazioni sindacali. Il 18 Novembre scorso, durante l’ultimo incontro presso gli uffici Stellantis di Via Plava a Torino, sindacati e Rsu avevano sollecitato l'azienda a presentare un piano di sviluppo e di prospettiva industriale e a dare informazioni sull’ integrazione di PSA Italia nel gruppo Stellantis. Le risposte ricevute sono state vaghe e insufficienti".

Un comportamento che riceve la condanna da Filcams, a fronte di "grandi preoccupazioni tra i lavoratori, i quali soltanto un anno fa avevano già subito il trasferimento da Milano a Torino. Senza il ritiro della procedura la Filcams dichiara immediatamente lo stato di agitazione e lo Sciopero per venerdì 16 Dicembre di tutti i dipendenti PSA Italia".

Massimiliano Sciullo

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