All'Ufficio Immigrazione Corso Verona non saranno più rinnovati i contratti di lavoro per una ventina di interinali. A lanciare l'allarme è il Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo.
"Non sappiamo le ragioni di questa sconsiderata e poco lungimirante decisione, né se la stessa dipenda da questioni di carattere economiche inerenti la Corte dei Conti. Sentiamo solo di manifestare tutta la nostra disapprovazione unita ad una grande preoccupazione per quanto attiene alla funzionalità dell’Ufficio Immigrazione di corso Verona, già oggi costretto a gravi ritardi nell’evasione delle richieste di regolarizzazione avanzate dai cittadini stranieri.
Una mole di lavoro che senza gli interinali in argomento, andrà incontro a tempi biblici per far fronte alle numerose richieste".
"Sembra impossibile - continua Eugenio Bravo - che non si sia stato possibile garantire il rinnovo del contratto di lavoro fondamentale per la funzionalità di un ufficio tanto delicato e tanto ingiustamente criticato anche dai media i quali, sanno soltanto strumentalizzare e scaricare la responsabilità sui poliziotti, senza analizzare le cause che sono chiaramente politiche. Finanche recentemente anche “Striscia la Notizia” ha creduto bene di mettere alla berlina i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione senza sforzarsi di approfondire le cause strutturali".
"Il SIULP non starà a guardare inerme allo sfacelo che si vorrebbe compiere ai danni del lavoro degli operatori di polizia in perenne emergenza, sovraccarichi di lavoro e con ritmi che ricordano i cottimisti. Così come non dimentica tutti i cittadini che giustamente chiedono che lo Stato si attivi per dare risposte certe e veloci alle loro esigenze personali e che, paradossalmente, con meno interinali l’odissea dei lavoratori e dell’utenza peggiorerà più di quanto già non sia
Sarebbe auspicabile che qualche forza politica abbia la bontà di rendersi conto della gravità della situazione ed agisca di conseguenza affinché l’ufficio immigrazione non diventi la cenerentola e i suoi utenti dei “ poveretti” abbandonati a se stessi e con un amministrazione comunale che sembra campione di indifferenza e nutrita dal mantra del “non mi compete” , lasciandoli in balia di una grave criticità annunciata, che si rifletterà altresì nella città torinese, con gli inevitabili e crescenti malcontenti della stessa utenza.
Non si può dimenticare che la dignità dei lavoratori passa anche attraverso l’utilizzo di un numero di organici e mezzi all’altezza delle esigenze ed in grado di garantire un servizio che sia funzionale a chi necessita dei giusti servigi dello Stato".