"Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia". E' questa la nota diffusa nel pomeriggio da Palazzo Chigi sulle proteste degli anarchici contro la misura del 41bis ad Alfredo Cospito.
Anarchici colpiscono in collina
Solo ieri nel capoluogo piemontese gli antagonisti hanno colpito in collina, danneggiando i cavi di un ripetitore, il “Torre Bert”, posizionato in strada antica di Revigliasco. Una struttura usata dalla Croce Verde, ma anche da altre società telefoniche e non. Gli anarchici hanno dato alle fiamme i cavi e hanno tracciato una scritta in viola “Fuori Cospito dal 41 bis”.