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Attualità | 31 gennaio 2023, 10:53

Piemontesi "fuori forma": quattro cittadini su dieci sono in sovrappeso oppure obesi

La Regione scende in campo per combattere l’obesità: l’incontro con gli esperti per combattere una patologia sempre più diffusa. Il 28% è in sovrappeso, il 10% obeso

Piemontesi "fuori forma": quattro cittadini su dieci sono in sovrappeso oppure obesi

Quattro piemontesi su 10 con problemi di peso. E’ questo il dato allarmante che emerge dalla Commissione sanità del Consiglio regionale, che ha incontrato esperti e specialisti per fare il punto su un problema di salute sempre più diffuso. Il convegno “Obesità, la patologia del terzo millennio” è servito a mettere le basi per una collaborazione ancora più stretta tra la politica e la sanità per cercare di arginare questa patologia che presenta numeri allarmanti ed è stimata in crescita.

Quattro piemontesi su 10 risultano avere problemi di peso

Dai dati 2020/2021 emerge che il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 10% è obeso. Tra i minori si scende al 26,3% (dato nazionale), ma la situazione è descritta come preoccupante. Uno dei problemi è l’errata autopercezione: il 54,6 per cento degli adulti in sovrappeso non ritiene di esserlo, e lo stesso vale per il 40,3% dei genitori di bambini in sovrappeso o obesi.

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha promesso un miglioramento delle politiche attive spingendo sulla sensibilizzazione: “La politica può intervenire, abbiamo messo il piede sull’acceleratore per aumentare l’accessibilità ai cibi sani e promuovere iniziative legate all’attività fisica. Occorre aumentare la consapevolezza e abbattere lo stigma che c’è sull’obesità”.


Anche il vicepresidente della Commissione sanità Domenico Rossi ha messo l’accento sull’importanza della prevenzione: “Concentrarsi sulla fase acuta della malattia è una cattiva eredità che ci portiamo dietro dalla pandemia Covid, invece di prevenire inseguiamo la realtà. Dobbiamo sforzarci a parlare di prevenzione, deve diventare un patrimonio comune diffuso per diminuire gli effetti negativi che oggi ci mettono in difficoltà”.

Le soluzioni? Una miglior comunicazione e un centro per l'obesità

Oltre alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tema, con particolare attenzione ai problemi legati alla stigmatizzazione sul peso soprattutto per i più giovani, è emerso come vadano migliorati gli aspetti comunicativi. L’endocrinologia piemontese è molto sviluppata ma dovrebbe essere valorizzata meglio, così che la popolazione sia a conoscenza di cosa offre la Regione ed evitare chi si professa esperto ma non lo è e offre soluzioni vendute come dimagrimento miracoloso. Alessandro Stecco, presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale: “È importante mostrarsi e valorizzare la nostra professionalità così come avviene in Lombardia. Dobbiamo comunicare bene ed essere più incisivi, a partire dai social ma non solo”.


Un’altra soluzione emersa dal confronto sarebbe quella della costruzione di un centro apposito per l’obesità e le patologie legate al peso. La Dottoressa Farnaz Rahimi, responsabile dell’Ospedale Molinette, auspica un centro dedicato a queste patologie che abbia gli strumenti giusti per migliorare in breve tempo la situazione, critica anche a causa dei pochi posti di specializzazione che si traducono in pochi operatori disponibili.

Francesco Capuano

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