Quattro piemontesi su 10 con problemi di peso. E’ questo il dato allarmante che emerge dalla Commissione sanità del Consiglio regionale, che ha incontrato esperti e specialisti per fare il punto su un problema di salute sempre più diffuso. Il convegno “Obesità, la patologia del terzo millennio” è servito a mettere le basi per una collaborazione ancora più stretta tra la politica e la sanità per cercare di arginare questa patologia che presenta numeri allarmanti ed è stimata in crescita.
Quattro piemontesi su 10 risultano avere problemi di peso
Dai dati 2020/2021 emerge che il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 10% è obeso. Tra i minori si scende al 26,3% (dato nazionale), ma la situazione è descritta come preoccupante. Uno dei problemi è l’errata autopercezione: il 54,6 per cento degli adulti in sovrappeso non ritiene di esserlo, e lo stesso vale per il 40,3% dei genitori di bambini in sovrappeso o obesi.
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha promesso un miglioramento delle politiche attive spingendo sulla sensibilizzazione: “La politica può intervenire, abbiamo messo il piede sull’acceleratore per aumentare l’accessibilità ai cibi sani e promuovere iniziative legate all’attività fisica. Occorre aumentare la consapevolezza e abbattere lo stigma che c’è sull’obesità”.
Anche il vicepresidente della Commissione sanità Domenico Rossi ha messo l’accento sull’importanza della prevenzione: “Concentrarsi sulla fase acuta della malattia è una cattiva eredità che ci portiamo dietro dalla pandemia Covid, invece di prevenire inseguiamo la realtà. Dobbiamo sforzarci a parlare di prevenzione, deve diventare un patrimonio comune diffuso per diminuire gli effetti negativi che oggi ci mettono in difficoltà”.
Le soluzioni? Una miglior comunicazione e un centro per l'obesità
Oltre alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tema, con particolare attenzione ai problemi legati alla stigmatizzazione sul peso soprattutto per i più giovani, è emerso come vadano migliorati gli aspetti comunicativi. L’endocrinologia piemontese è molto sviluppata ma dovrebbe essere valorizzata meglio, così che la popolazione sia a conoscenza di cosa offre la Regione ed evitare chi si professa esperto ma non lo è e offre soluzioni vendute come dimagrimento miracoloso. Alessandro Stecco, presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale: “È importante mostrarsi e valorizzare la nostra professionalità così come avviene in Lombardia. Dobbiamo comunicare bene ed essere più incisivi, a partire dai social ma non solo”.
Un’altra soluzione emersa dal confronto sarebbe quella della costruzione di un centro apposito per l’obesità e le patologie legate al peso. La Dottoressa Farnaz Rahimi, responsabile dell’Ospedale Molinette, auspica un centro dedicato a queste patologie che abbia gli strumenti giusti per migliorare in breve tempo la situazione, critica anche a causa dei pochi posti di specializzazione che si traducono in pochi operatori disponibili.