Si riunirà alle 12 il Comitato Direttivo del Salone del Libro: sul tavolo lo stallo politico creatosi sulla nomina del nuovo Direttore. Ieri lo scrittore Paolo Giordano ha ufficialmente ritirato la sua candidatura all'incarico, motivandolo con la volontà di sottrarsi alla "lottizzazione" del centrodestra. A quanto si apprende una delle ipotesi in discussione è di rinviare la nomina a giugno, per non pregiudicare l'edizione 2023 del Salone del Libro.
Viale: "Salvaguardare l'indipendenza del Salone"
Silvio Viale, presidente di Associazione Torino, la Città del Libro, dichiara: “Ribadisco quanto affermato nella nota diffusa ieri dall’Associazione, proprietaria del marchio del Salone Internazionale del Libro di Torino. Il principio guida nella scelta della direzione editoriale del Salone è stato, è e sarà la garanzia della piena indipendenza e autonomia della manifestazione. Nell’ambito di una procedura ancora non formalmente chiusa, non possiamo entrare nel merito del processo di selezione delle candidature. La nostra posizione è e rimane quella dell’indipendenza".
Confesercenti: "No a logiche di appartenenza"
E sul vicenda interviene anche il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri, che chiede "al sindaco Lo Russo e al presidente Cirio uno scatto di orgoglio che sottragga il Salone ai tentativi di appropriazione e alle logiche di appartenenza“. “Crediamo di aver titolo per intervenire – continua Banchieri – perché ci sentiamo parte della vita della città e anche perché rappresentiamo categorie che hanno a cuore la buona salute del Salone: librerie, pubblichi esercizi, alberghi e, più in generale, tutte quelle attività commerciali e dell’accoglienza per le quali lo svolgimento del Salone comporta un positivo ritorno economico".
"Torino non si può permettere che sia in balìa di appetiti lottizzatori, che rischiano di minarne anche l’immagine. Se tutti lo vogliono – conclude Banchieri – c’è ancora lo spazio per avere ora e non fra qualche mese il nuovo direttore: lo merita il Salone e lo meritano Torino e il Piemonte”.
Provenzano (Pd): "Ora vogliono occupare anche il Salone?"
E la polemica arriva fino a Roma. Anche il mondo della politica commenta infatti la decisione di Giordano. Lo fa con un tweet Giuseppe Provenzano, vicepresidente dei Deputati del Pd: "Si svelano scenari inquietanti con il ritiro della candidatura di Giordano. La destra di Meloni oltre a riscrivere la storia riabilitando il Movimento Sociale italiano e le scalette di Sanremo vuole occupare la Rai e ora anche il Salone del Libro?".
Gallo e Valle: "Ormai comandano i Fratelli d'Italia"
"Quanto sta accadendo intorno al Salone del Libro di Torino è un’ulteriore conferma del fatto che Alberto Cirio presiede la Regione, ma non è lui quello che decide. In Regione Piemonte comandano i Fratelli d’Italia, e la concordia istituzionale non può certo correggere questa situazione. Preso atto di questo, e rimpiangendo i tempi in cui Cirio governava la Regione, chiederemo al “Presidente Marrone” una comunicazione in Aula e un’audizione in Commissione dell'assessore alla cultura Marrone", affermano il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle ed il capogruppo Pd Raffaele Gallo.