Dopo la condanna definitiva a un anno e sei mesi legata alla vicenda Rimborsopoli, quando era consigliera regionale del Piemonte (nel processo che ha visto la condanna anche dell'ex governatore Roberto Cota), il sottosegretario all'Università Augusta Montaruli ha deciso di dimettersi e lasciare il suo incarico di Governo.
"Mi faccio da parte certa della mia innocenza"
Nelle ultime ore tutte le forze di opposizione le avevano chiesto di fare un passo di lato, a seguito della condanna per l'uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte negli anni dal 2010 al 2014. "Ho deciso di dimettermi dall'incarico di Governo per difendere le istituzioni certa della mia innocenza", ha dichiarato la parlamentare torinese di Fratelli d'Italia.
"Se ciò non avvenisse - ha spiegato Montaruli in una lunga lettera in cui annuncia le proprie dimissioni - sarei come coloro che vorrebbero demolito il senso dello Stato, rendendolo debole con una ricerca costante di una giustificazione alle proprie azioni, sentendosi moralmente superiori o cercando di piegare le norme ai comportamenti, addirittura ostentando clemenza verso chi agita l'arma del ricatto e per scappare dalla legge si vorrebbe ridisegnare vittima, rimanendo nell'ombra davanti alla 'protesta più forte' di chi la vita se l'è tolta davvero poco più di un anno fa. Tutto questo sì è stato decisamente imbarazzante".
FdI la difende: "Scelta generosa e spontanea"
E se le opposizioni, dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, ne avevano chiesto immediatamente le dimissioni, in difesa della Montaruli si è schierato immediatamente il suo partito, ad iniziare dai capigruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti e Lucio Malan: "Non possiamo che rispettare la sua decisione generosa e spontanea che, pur non avendo alcun obbligo a riguardo - tantomeno di legge - ha deciso di rassegnare le dimissioni dall'incarico di sottosegretario all'Università, che ha ricoperto con onore, capacità ed impegno costante".
Pronta a ricorrere alla Corte dei Diritti europea
Poi i due esponenti di FdI hanno aggiunto, attaccando le opposizioni: "A Fratelli d'Italia la morale non la fa nessuno, tantomeno la sinistra del professionale malcostume". E adesso la Montaruli, su suggerimento dell'ex governatore Cota, sta valutando di ricorrere alla Corte dei Diritti europea.
“Piena solidarietà ad Augusta Montaruli. Le sentenze si rispettano ma si ha per fortuna ancora il diritto di commentarle e sull’inchiesta di Rimborsopoli pesa come un macigno il doppiopesismo utilizzato. Il sapore di tutto il processo ha tanto di politico e ideologico e ben poco di ricerca della verità processuale. La sensazione è che la morte di Angelo Burzi non sia ancora servita ad attivare le coscienze”, ha dichiarato il coordinatore di Forza Italia a Torino Marco Fontana.
Marrone: "Sicuro dell'innocenza di Augusta"
"Posso leggere sotto qualsiasi carta intestata che delle lenzuola erano tende per la casa, ma io so che era tela per striscioni perché mi ci sono spezzato la schiena su a trasmetterci sopra le battaglie che ci hanno portato dal 2 al 30 mentre tanti altri erano comodamente seduti altrove. Posso leggere pure che una targa era invece un articolo di gioielleria, ma io so che invece era una targa intitolata a Paolo Borsellino perché su quella targa all'Università ci è finito sopra il nostro sangue, ormai anni fa, però nessuna sentenza lo può lavare via da lì. Posso pure leggere gradi definitivi di giudizio buoni ad attirare torme di avvoltoi, gli stessi che in nome dell'antipolitica hanno affossato forse definitivamente l'Italia, ma rivendico il diritto alla consapevolezza circa l'innocenza quando la conosco con i miei occhi. L'innocenza di Augusta". Queste le parole pubblicate, con un lungo post sui socia, dall'assessore regionale Maurizio Marrone di FdI, che ha preso le difese della sua compagna di partito ed ex moglie.