“La speranza di tutti i suoi cari è che reagisca con l’energia che ha avuto in tante altre occasioni”: così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi sulla salute di Silvio Berlusconi, da ieri ricoverato per problemi polmonari al San Raffaele. “E’ evidente che questo quadro clinico arriva da situazioni difficili, dovrà avere più resistenza ancora”.
"Gli italiani ne parlano come se fosse il Papa"
“Mi pare singolare che una persona talmente discussa e maltrattata, alla fine abbia un legame sentimentale con gli italiani e ne parlano come se fosse il Papa - aggiunge parlando del leader di Forza Italia - Siamo difronte a un personaggio politico che ha tanto diviso, ma che unisce nel momento in cui non ci sia più. Alla fine è stato al centro di tante controversie, ma la parte negativa che ha prevalso su di lui oggi pare dimenticata. Mi auguro che sia un riscatto che possa vedere vivo".
Sull'impegno politico di Berlusconi ha aggiunto: “Ha creato una democrazia bipolare, pur essendo un riformista che non poteva stare ore da una parte ne dall’altra. Abbiamo avuto purtroppo per anni una politica commissariata alla giustizia, Berlusconi è stato antagonista indicando una necessità di un’autonomia dei poteri", ha detto ancora Sgarbi. "Sul piano del giudizio storico non credo sarà negativo”.
"Non potrà ricandidarsi a 90anni"
L’augurio è di una pronta guarigione, ma in ogni caso si guarda già al futuro del partito: “È complicato e ne abbiamo discusso a lungo. Non potrà candidarsi a 90 anni. Uscendone vivo dovrà prendersi cura di se stesso. Vorrà dire fare una fondazione di Forza Italia la quale sia il motore generante di un’area repubblicana con tante componenti", ha dichiarato Sgarbi. "La sua eredità, quello che potrà fare di qui in avanti, è una fondazione che veda Forza Italia quota di maggioranza di un’area repubblica che sia divisa da Lega e Fratelli d’Italia. Potrebbe guidare questa transizione, senza avere una posizione di protagonista diretto”.
“Forza Italia credo si chiamerà in un altro modo, ma sopravviverà”, ha concluso il sottosegretario alla Cultura.