Il cielo di Longarone si è riempito di note e le sue vie di bambini festanti che si sono radunati per dare un segno di pace, di gioia e di rinascita ad un territorio che quest’anno celebra i 60 anni della tragedia del Vajont.
Il ricordo è stato affidato ai cori della Galassia dell’Antoniano: i bambini e le loro famiglie hanno trasformato un fatto luttuoso in un evento pieno di speranza.
Al “Corinfesta Vajont 60” ha partecipato anche il Piccolo Coro Magiche Voci di Torino, grazie all’entusiasmo della fondatrice Vania Tradori e della direttrice Jessica Pino: i coristi hanno unito le loro voci a quelle degli altri 500 bambini, provenienti da 29 cori, che dopo aver ricordato le numerosissime vittime al di sotto dei 15 anni, hanno elevato i loro inni di gioia e pace.
“Corinfesta Vajont 60” non è stato solo un’occasione di commemorazione e di festa, ma ha permesso anche di mettere insieme le energie per sostenere un progetto importante coordinato dall’Associazione «Insieme si può»: la costruzione di un pozzo in Uganda. Durante il concerto c’è stato anche un collegamento video con i bimbi africani che hanno ringraziato per i 4.000 euro raccolti: l’iniziativa ha una straordinaria valenza simbolica, quella stessa acqua che ha distrutto Longarone, infatti, sarà, per altri bambini e per le loro comunità fonte di vita e di speranza.
L’evento è stato organizzato dal Comune di Longarone in collaborazione con il Coro Arcobaleno di Limana, l’Antoniano di Bologna e Insieme si può, e con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Limana e della Pro Loco di Longarone.