/ Politica

Politica | 28 giugno 2023, 18:24

Marchi e Ambrogio (FdI) contro il progetto di Renken Onlus: "Scure della cancel culture sul Valentino"

L'appello della senatrice e della consigliera: "Circoscrizione 8 e Comune non eroghino i fondi al progetto", ma il coordinatore Foietta rassicura: "Nessuno vuole cambiare i nomi alle strade, saranno solo raccontate e contestualizzate"

Marchi e Ambrogio (FdI) contro il progetto di Renken Onlus: "Scure della cancel culture sul Valentino"

Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Claretta Marchi, Consigliera della Circoscrizione 8 si scagliano contro il progetto "Decolonize you District" della Renken Onlus presentato per ottenere contributi dalla stessa Circoscrizione: “Quello che poteva passare come uno dei tanti progetti rivolti agli enti locali si è rivelato essere in realtà un tentativo di riscrivere la storia, persino del Parco del Valentino, a spese dei contribuenti torinesi, che - nel caso il progetto venisse accolto - si troverebbero a finanziare la macchina della cancel culture nella propria città e nei propri quartieri!”, afferma Paola Ambrogio. 

“Trovo molto grave che la Circoscrizione stia valutando di erogare dei fondi a sostegno del progetto Decolonize your district – continua Claretta Marchi, Consigliere Circoscrizione 8 –, “che prevede, tra le attività, 'un percorso di cultura e riflessione coloniale', nonché 'walking tour tra arte e storia per decolonizzare il parco del Valentino e altri luoghi della circoscrizione' (diverse via del Valentino si riferiscono infatti a eventi legati alla colonizzazione in Africa, ndr)".

Da qui l'appello: “Ci appelliamo al Sindaco Lo Russo e al Presidente Miano affinché non assecondino questo rocambolesco disegno di riscrittura della storia torinese che potrebbe altrimenti rappresentare un precedente pericoloso di imposizione del politicamente corretto, che dà la misura di come l'ideologia della cancel culture sia ormai sfociata nel fanatismo e furore ideologico” concludono.

"Il progetto si era già svolto l'anno scorso - spiega tuttavia il coordinatore Enrico Foietta l'associazione con il supportato di esperti del settore non ha l'interno di voler cambiare i nome delle strade. Se ci sono nomi tuttavia che arrivano dal passato coloniale vanno raccontati e contestualizzati, senza nessun tipo di damnatio memoriae".

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium