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Politica | 18 luglio 2023, 19:59

In Piemonte nascono 107 botteghe dei servizi, i negozi diventano un presidio a 360° sul territorio: “Teniamo vivi i piccoli Comuni” [VIDEO]

I negozi riceveranno 50.000 euro dalla Regione. Ma oltre a vendere prodotti, erogheranno servizi per i cittadini L’investimento della Regione è di 3,7 milioni di euro

presentazione bottega dei servizi

In Piemonte nascono 107 "botteghe dei servizi" nei comuni montani

Una bottega che diventi il centro del paese, per tenerlo vivo. Erogando servizi. E’ tutto racchiuso in questo concetto il senso dell’iniziativa “botteghe dei servizi”, iniziativa della Regione Piemonte per tenere vivi i Comuni più marginali, come quelli montani.

Stanziamento di oltre 3,5 milioni di euro

Nei fatti la Regione, grazie a un maxi stanziamento di 3,7 milioni di euro, donerà a 107 attività imprenditoriali, la somma pari a 50.000 euro. Un fondo che verrà erogato in tre tranche: la prima da 30.000 euro per ristrutturare e gli immobili, e le altre due da 10.000 euro all’anno per l’erogazione dei servizi. Così facendo, gli imprenditori che hanno aderito al bando potranno diventare un punto di riferimento per quei cittadini che altrimenti si sentirebbero abbandonati dalle istituzioni.

Di queste 107 attività, 26 sono della provincia di Torino e per la precisione appartenenti ai Comuni di Ala di Stura, Brosso, Cantoira, Castelnuovo Nigra, Cesana Torinese, Claviere, Coiro, Exilles, Frassinetto, Massello, Nomaglio, Pinasca, Pragelato, Prascorsano, Pratiglione, Tavagnasco, Traves, Usseaux, Usseglio, Val di Chy, Valprato Soana, Vistrorio, Viù, Salbertrand, Val di Chy e Sant'Ambrogio.

L'iniziativa dell'assessore alla Montagna Carosso

L’idea di dare vita alle Botteghe dei servizi è venuta all’assessore alla Montagna Fabio Carosso, non a caso proveniente da un Comune di appena 300 abitanti che perse oltre 30 anni fa l’ultima attività commerciale: “Una mattina, in una vallata piemontese, mi sono imbattuto in una piccola bottega dei servizi. Da lì è nato il nome dell’iniziativa: la bottega, oltre a vendere prodotti, era in grado di garantire una serie di servizi ai cittadini”.

Ma di quali servizi si parla? Giornali e tabaccai, generi alimentari e magari certificati. “Abbiamo lavorato con i nostri dirigenti, individuato un bando. Le botteghe terranno in piedi i servizi più piccoli, ricreando l’effetto di comunità” ha spiegato Carosso, che ha anche annunciato la volontà di esportare il progetto ad altre realtà marginali come le terre di pianura. “Siamo certi che il ritorno sarà molto più importante dell’investimento”.

Cirio: "L'importanza dei piccoli comuni montani"

E’ davvero un’iniziativa straordinaria: stiamo aiutando 107 realtà, piccole attività commerciali, in piccoli comuni montani a non chiudere. O riaprire. O ad aprire se erano sempre state chiuse. Abbiamo individuato un meccanismo che, attraverso un corretto utilizzo dei fondi europei, vede nei negozi delle nostre realtà montane non solo luoghi dove si vende un prodotto, ma anche dove si eroga un servizio” ha raccontato Alberto Cirio, durante la cerimonia di consegna delle vetrofanie alle attività che hanno aderito al bando.

Erogare un servizio vuol dire poter tenere vivo il paese, promuovere il turismo, stampare una ricetta medica o stampare un pacco. Pensate quante opportunità potranno avere quelle antenne della Regione Piemonte sparse nei paesi di un territorio che ha oltre 1.200 Comuni” ha proseguito.

L’obiettivo è, grazie al commercio, tenere vivo il Comune: “L’attività commerciale creerà posti di lavoro e occupazione. Non come un sussidio. A noi i sussidi non piacciono. Preferiamo dare un servizio alla comunità piemontese, tenendo vivi i piccoli comuni montani” ha concluso il Governatore.

Andrea Parisotto

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