Se si sbircia dallo spioncino del cancello chiuso si riescono a vedere le trappole. Gabbie per catturare i ricci. Ma il bosco, per ora, è salvo.
A “proteggerlo”, con una resistenza pacifica, gli attivisti ambientalisti e non che si sono dati appuntamento in via Druento 49. L’obiettivo? Fermare le ruspe che dovrebbero smantellare l’ex area industriale Veglio per realizzare appartamenti di housing sociale.
Rosanna Terzano: "Sarà uno sterminio"
Appartamenti che decreterebbero però la morte di decine di animali: in via Druento sono presenti almeno 40 ricci e una colonia felina di 30 gatti. Che fine faranno? Cosa si sta facendo per proteggerli? Per gli attivisti nulla. “Sarà uno sterminio e, purtroppo, in parte è già stato così: alcuni ricci sono già morti”.
Chi è preoccupata è Rosanna Terzano, referente colonia felina via Druento. Due volte al giorno si reca nel “bosco” adiacente alla proprietà per nutrire gli animali, per prendersi cura di loro: “Il cantiere li ucciderà. E ucciderà tutti gli animali che popolano questo spazio enorme: anche uccelli come merli e pettirossi”.
"L'area deve essere protetta"
E il dito è puntato inevitabilmente contro il Comune: “Queste azioni vanno non solo contro le normative europee, ma anche contro il regolamento comunale che afferma che dove ci sono specie in fase di nidificazione, quell’area deve essere protetta”.
“Siamo qui per opporci, per tutelare gli animali. La biodiversità. Gli alberi sono vita, ci danno tutto: ossigeno, ombra, abbassano le temperature. sono patrimonio di tutti, ancor di più in questo momento: che valutazione ha fatto il Comune?” conclude Terzano.
"Dateci il tempo di salvare gli animali"
“Vogliamo salvare tutta l’area, l’amministrazione pubblica autorizza progetti che non tengono conto della biodiversità. Queste piccole aree, che sono preziose, fanno un lavoro enorme: il Comune deve capirlo” attacca Massimo, veterinario del centro di recupero ricci La Ninna. “Chiediamo di darci il tempo per salvare gli animali: gatti, ricci, cuccioli. Ci vorrà diverso tempo (fino a fine settembre), perché sono spaventati” è la richiesta avanzata, unita alla richiesta di entrare nell’area.