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Pinerolese | 24 agosto 2023, 09:12

La cavourese Donata Possetti esprime l’amore per la natura con l’arte

Ha lasciato il lavoro per dedicarsi alle sue particolari chine, esposte in vari spazi piemontesi

Donata Possetti

Donata Possetti

Fiori, foglie e insettini come tessere di un puzzle per creare piccoli animali: così sono le opere di Donata Possetti, sessantenne cavourese, che da poco ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla sua arte e all’espressione dell’amore per la natura a tempo pieno.

“Fin da piccola avevo la passione per il disegno, che ho presto unito a quella per la natura trasmessami dai miei genitori – racconta –: avrei voluto tanto iscrivermi al liceo artistico, ma allora non esisteva ancora sul nostro territorio, e quindi ho ripiegato sul liceo scientifico Curie di Pinerolo”. Possetti continua a coltivare la sua passione, studiando ad esempio la decorazione di porcellane con Elena Privitera. Inizia a lavorare come impiegata al liceo Porporato di Pinerolo e inizia a studiare anche il giardinaggio, con i corsi di Domenico Montevecchi, curatore del giardino botanico di Saluzzo. “Così ho trovato un primo sfogo per la mia creatività, ma è stato solo quando ci ho aggiunto anche il disegno che ho trovato la mia vera strada: avevo bisogno di esprimere dei sentimenti forti che tenevo dentro, e questo è il mio personalissimo modo di farlo” spiega Possetti.

‘Floranimalia’ e ‘Fiori in fabula’

In un primo momento sperimenta disegnando a china degli strumenti musicali, riportando all’interno le forme delle piante il cui legno compone gli strumenti. “Gli alberi rappresentano la vita, la connessione fra terra e cielo, e in qualche modo anche gli essermi umani – spiega l’artista –, ma non mi bastavano: dovevo inserire anche i miei amati fiori”. Così nascono le opere di ‘Floranimalia’, disegni di animali rappresentati con fiori, piante e insetti che fanno parte del loro habitat naturale, e di ‘Fiori in fabula’, dove i disegni sono legati a fiabe, racconti o episodi che hanno lasciato un segno nell’animo della disegnatrice. “Quello che voglio rappresentare è la profonda connessione che lega la natura, il microscopico nel grande, e il legame che anche noi umani abbiamo con l’ambiente ma che spesso non percepiamo, e che non rispettiamo. Le opere sono in bianco e nero perché voglio catturare l’essenza della natura, bellissima già così”. I disegni vengono accompagnati da brevi poesie o racconti contenenti il nome del fiore principale utilizzato: “Mi è stato chiesto più volte di spiegare la botanica delle mie opere, e con questo sistema evito una sterile descrizione scientifica in favore di un approccio più creativo” spiega.

Dedicarsi a una passione

I suoi quadri sono stati esposti in alcuni scenari verdi del territorio, come la manifestazione Cavour in Fiore, la villa dei Conti di Bricherasio e il giardino botanico di Saluzzo, dove tornerà a settembre. Da qualche mese, Possetti ha lasciato il lavoro al Porporato per dedicarsi interamente all’arte. “Per molto tempo sono rimasta ferma e fossilizzata sul mio lavoro, stabile ma che non mi piaceva. Soprattutto durante la pandemia ho capito come questa fosse la mia strada: mi ci è voluto un lungo cammino per trovarla, e forse solo grazie a tutta questa esperienza ce l’ho fatta. Ora sono serena, e disegnare per me è come meditare, rilassarmi completamente per meravigliarmi dell’opera finita. Spero che tutti possano trovare la loro passione, il loro posto nel mondo, così come ho fatto io, anche se ci è voluto tanto” conclude Possetti.

Rosa Mosso

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