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Pinerolese | 27 agosto 2023, 17:44

Maremmani sui sentieri di Bobbio Pellice: “La rete era stata abbattuta”

Il sindaco spiega il motivo per cui sabato 19 dei cani si sono trovati sul percorso di tre camminatrici che hanno dovuto tornare indietro

Maremmani sui sentieri di Bobbio Pellice: “La rete era stata abbattuta”

“La rete che delimita lo spazio, in cui pascola un importante gregge, era stata abbattuta, non si sa se dagli stessi animali e, per questo, i cani maremmani, che facevano da guardia, sono potuti uscire e spaventare le escursioniste” così il sindaco di Bobbio Pellice Mauro Vignola spiega ciò che è accaduto nella mattinata di sabato 19 agosto a Bobbio Pellice, poco sopra località Randulire. Il fatto era stato raccontato da tre camminatrici che si erano trovate costrette a tornare indietro e abbandonare il sentiero che sale al colle Giulian.

Come annunciato, infatti, nei giorni scorsi il Comune di Bobbio Pellice ha verificato la situazione a Randulire: “Quello non è un alpeggio ma un prato affittato per il pascolo delle pecore e il pastore un paio di anni fa, proprio in quella zona, ha subito la predazione da parte del lupo di una trentina di capi. La scena era raccapricciante... da quel momento ha deciso di munirsi anche lui di cani maremmani”. Vignola sottolinea infatti che le reti hanno una utilità limitata: “Sono sicuramente utili in situazioni normali ma servono poco in caso di attacchi di predatori, così come non sono efficaci per contenere i cani da guardiania nel momento in cui avvertono un pericolo ed escono per perlustrare”.

Il sindaco spiega di aver risposto alle turiste esprimendo il suo rammarico per quanto accaduto: “Non solo, ho annunciato che ci sarà un intervento di ammonizione nei confronti del pastore affinché questo non succeda più. Tuttavia dobbiamo fare attenzione a non colpevolizzare la categoria: la loro attività è indispensabile per la conservazione dell’ecosistema della montagna e deve convivere con la presenza dei turisti. Per questo, assieme ad altri sindaci, continuiamo a sensibilizzare gli enti superiori come Città metropolitana, Regione e Ministero, in modo da sollecitare anche un loro intervento per risolvere le problematiche che emergono nel periodo estivo”.

Elisa Rollino

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