E’ un’attesa più lunga del previsto quella dei torinesi alle fermate del bus M1S, “sostituto” fino a lunedì prossimo, della metropolitana, ferma a causa dei lavori per il prolungamento nella tratta da Collegno a Cascine Vica e per il nuovo sistema di segnalamento della marcia dei treni da analogico a digitale CBTC.
Gtt infatti aveva annunciato negli scorsi giorni che, in previsione del rientro estivo, la linea sostitutiva avrebbe aumentato la frequenza dei bus “passando da 8 minuti a 4 minuti”, almeno nella settimana corrente, quella che precede il ritorno alla normalità e che coincide con una maggior presenza di utenti in città. Ma è davvero così? In realtà no.
Basta infatti recarsi in una delle fermate in superficie, lungo la linea del metrò, per notare come la situazione sia differente rispetto a quella annunciata: per salire un bus si rischia di attendere il triplo, quasi 15 minuti. Non sempre, sia chiaro. Ed è proprio quello il punto: i bus si ritrovano a che fare con la variabile del traffico e questo rende l’attesa piuttosto variabile.
Capita infatti di vedere due pullman passare a ridosso l’uno dall’altro (con il secondo vuoto) e di attendere 13 minuti quello successivo. O di più. Scene già sperimentate durante i guasti della metropolitana e tamponati con i bus sostitutivi. Diverse le lamentele di chi, di recente, si è ritrovato ad attendere più a lungo del previsto il proprio pullman per andare a lavoro, tornare a casa o effettuare una commissione.
La buona notizia è che i bus sostitutivi, 30 quelli messi a disposizione da Gtt, hanno comunque i giorni contati: a partire dal 4 settembre la metropolitana riaprirà ai torinesi.