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Attualità | 30 agosto 2023, 17:25

Chiusura Traforo Monte Bianco, le Unioni Montane della Valle Susa chiedono un incontro urgente: "Si rischia la paralisi del traffico"

Pacifico Banchieri e Mauro Carena hanno scritto al prefetto Ruberto, al presidente Cirio e al questore Ciarambino affinché venga convocato un tavolo per trovare soluzioni nel breve e lungo periodo. Cirio: "Il Piemonte non può accettare che i due valichi alpini siano chiusi"

traforo monte bianco - foto d'archivio

Chiusura Traforo Monte Bianco, le Unioni Montane della Valle Susa chiedono un incontro urgente

La chiusura programmata del Traforo del Monte Bianco, dalle ore 17 del 4 settembre fino alle ore 22 del 18 dicembre, avrà certamente un impatto importante sul traffico stradale. Criticità che andranno a ripercuotersi anche e soprattutto sul territorio valsusino: proprio per questo, i presidenti delle Unioni Montane Valle Susa, Pacifico Banchieri, e Alta Valle Susa, Mauro Carena, hanno scritto oggi al prefetto di Torino Raffele Ruberto, al presidente della Regione Alberto Cirio e al questore di Torino Vincenzo Ciarambino.

I problemi sono molteplici. L'afflusso di traffico sulle vie alternative, tra cui il tunnel del Frejus (attualmente inagibile a causa della frana) e l'autostrada A32, genererà seri rallentamenti e disagi, con conseguenze per il trasporto merci e la mobilità quotidiana. Al di là dei disagi, c’è il fattore economico: l'aumento dei tempi di consegna si traduce in un aumento dei costi operativi per le imprese. Senza contare il problema ambientale: un aumento del traffico stradale così significativo, andrà a peggiorare sensibilmente la qualità dell'aria in tutto il territorio. E infine occorre considerare lo stato della rete stradale in cui andranno a confluire questi veicoli, spesso già quasi satura e soggetta a lavori di manutenzione, con il conseguente incremento del rischio di incidenti.

Di fronte a questa complessa situazione, i Presidenti delle Unioni Montane Valle Susa e Alta Valle Susa hanno chiesto con urgenza al Prefetto di organizzare un incontro: l'obiettivo è un confronto costruttivo che porti all'identificazione di soluzioni nel breve e lungo periodo. Tra queste, la realizzazione di una doppia canna anche al Monte Bianco (come al Frejus), così da equilibrare il traffico ed evitare che la maggior parte dei mezzi pesanti, per ragioni di sicurezza, attraversi comunque la Val di Susa.

Il presidente Cirio è in costante contatto per il prefetto Ruberto per monitorare la situazione della viabilità nel Torinese a causa del perdurante stop ai mezzi pesanti sotto il traforo del Frejus e le code in attesa del transito al Monte Bianco. "Da giorni stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione – spiega il presidente Cirio - con le code dei tir in attesa di attraversare il Monte Bianco e i disagi in Alta Valsusa per la chiusura del Frejus. E' del tutto evidente, anche alla luce di quanto accade in queste ore, che il Piemonte non può accettare soluzioni che contemplino la contemporanea chiusura dei due valichi transalpini. Ci auguriamo che il confronto tra Italia e Francia su questo tema porti a soluzioni sostenibili: non è pensabile che chiuda il tunnel del Monte Bianco prima che sia risolta la frana in Savoia e quindi sia possibile riaprire il Frejus al traffico pesante".

comunicato stampa

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