La guerra in Medio Oriente è divisiva, e anche tra i politici torinesi c'è chi sottolinea maggiormente l'aggressione di Hamas e il diritto a difendersi di Israele, e chi evidenzia le morti dei civili palestinesi causate dagli attacchi nella Striscia di Gaza. Nella seduta di oggi la discussione è avvenuta intorno a quattro ordini del giorno: il primo presentato dalla capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale insieme agli altri consiglieri di maggioranza Ciampolini, Apollonio, Crema, Cioria e Sganga, e gli altri tre proposti da Giuseppe Catizone (Lega), Giovanni Crosetto (Fratelli d'Italia) e Silvio Viale (+Europa e Radicali italiani).
"Credo che sia necessario che questa città, gemellata dal 1997 con la città di Gaza - ha commentato Alice Ravinale - si muova per condannare le migliaia di morti palestinesi, dopo aver condannato con forza l'attacco di Hamas in seguito al 7 ottobre. Chiediamo che il Comune esponga un messaggio di pace nelle 3 lingue, 'Pace, Shalom e Salam', che dimostri la vicinanza e il cordoglio di questa città".
"Quello che è successo lo scorso 7 ottobre è secondo solo all'11 settembre 2001 - ha dichiarato Catizone - entrambi terribili atti fatti da organizzazioni terroristiche. Queste sono motivazioni che consentono a ogni Stato di poter fare delle azioni militari che vadano a colpire chi ha compiuto questi atti criminosi, ovvero Hamas, l'obiettivo è quindi la sua cancellazione. Hamas è il principale problema anche per i palestinesi della Striscia di Gaza, la sua cancellazione è fondamentale per poter arrivare alla soluzione dei due stati indipendenti". Il testo di Catizone, emendato e approvato dal Consiglio, chiede di far pervenire all'Ambasciata israeliana il documento che condanna l'attacco a Israele e ogni atto di antisemitismo, chiede il rilascio degli ostaggi, esprime solidarietà al popolo palestinese vittima del regime di Hamas e auspica l'apertura di corridoi umanitari per permettere loro la fuga.
"Il nostro gruppo condanna ogni antisemitismo ma anche l'antisionismo - ha detto la capogruppo del Partito Democratico Nadia Conticelli - ed esprimiamo vicinanza alle famiglie degli ostaggi di cui chiediamo un'immediata liberazione. Esprimiamo solidarietà alle tantissime vittime civili di Israele ma anche del popolo palestinese, chiediamo che la situazione evolva verso un cessate il fuoco e non condividiamo la posizione di astensione espressa dal nostro paese riguardo la risoluzione Onu. Condanniamo le azioni di Hamas e non legittimiamo mai l'uso della violenza indiscriminata come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Difendiamo il diritto di Israele di difendersi ma anche il diritto internazionale di integrità territoriale".
Infine, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno criticato l'operato del Governo in merito alla gestione del conflitto. "Abbiamo condannato Hamas fin dall'inizio e difeso il diritto di difendersi di Israele - ha spiegato il capogruppo Andrea Russi - ma nessuno può calpestare il diritto di esistere del popolo palestinese e il diritto internazionale. Non basta qualche aiuto umanitario o un corridoio, serve un cessate il fuoco e non capiamo cosa stia facendo in merito il Governo italiano. Non vorremmo che l'Italia continui a inviare armi a Israele, come ha detto il nostro presidente Conte non vogliamo che ci sia scritto Italia sulle bombe che uccidono i bambini".