Per vedere rinascere la vecchia stazione di Porta Susa ci vorranno almeno un paio di anni. Dopo il crollo lo scorso giugno del tetto dell’edificio che ospitava lo scalo ferroviario, al momento sono in corso le operazioni di messa in sicurezza. A fare il punto l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, su sollecitazione del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao.
Posa avanzata dei ponteggi
Il 12 giugno 2023 il Comune ha rilasciato alla Società VASTINT HOSPITALITY ITALY S.R.L, proprietaria della struttura, il permesso di costruire: pochi giorni dopo il collasso della copertura. “La proprietà – ha spiegato Mazzoleni - è in fase avanzata nella posa dei ponteggi sulla facciata retrostante, essenziali per garantire la stabilità delle mura perimetrali, durante l’abbattimento”.
Progetto recupero edificio inizio 2024
Le demolizioni all’interno dell’ex Porta Susa dovrebbero concludersi entro fine 2023. Al termine verrà presentato il nuovo progetto strutturale e avviata una nuova gara per il recupero dell’edificio nei primi mesi del 2024.
Le tempistiche
Secondo quanto stabilito dalla legge, gli interventi dovranno iniziare massimo ad un anno dal rilascio del permesso a costruire, quindi entro giugno 2024. “Ad oggi –ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica - non è ancora stato comunicato l'inizio dei lavori relativi alla nuova costruzione che dovranno comunque, concludersi entro tre anni dalla data di inizio lavori stessa”.
Hotel a 4 stelle e meeting room
Tradotto, entro il 2027 torinesi e turisti vedranno finalmente il nuovo volto della vecchia Susa. L’ex scalo ferroviario, secondo il progetto iniziale, ospiterà: un hotel a 4 stelle, un ristorante a doppia altezza, una terrazza che affaccerà su piazza XVIII dicembre, conference e meeting room, oltre a un lounge bar.L’albergo Tribute a 4 stelle, della catena Marriot si chiamerà Scalo 1856, una data che ricorda la nascita dello storico immobile. L’edificio avrà sette piani e 203 camere.
Firrao: "Prevenire eventuali tragedie"
Sulla questione è intervenuto anche il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao: "La città ha bisogno di alberghi, bisogna farli in fretta se si vuole sostenere lo sviluppo turistico della nostra città. Per fortuna il crollo di Porta Susa non ha portato conseguenze per nessuno. Occorre monitorare gli altri palazzi pericolanti di proprietà della Città di Torino, sono 11, bisogna prevenire altre eventuali tragedie".