Lungo Dora Savona diventa un polo di ricerca sanitario di Torino. Dopo il master in Assistenza Infermieristica di Famiglia e di Comunità in via Bazzi, questa mattina è stato ufficialmente inaugurato il nuovo FriboLab al civico 26. La nuova struttura occupa un posto di rilievo a livello italiano: all'interno delle reti di eccellenza per le malattie rare renali europei, sono i primi segnalatori.
Individuare le cause delle malattie al rene
L'obiettivo è di individuare in anticipo le cause delle patologie al rene e prevedere delle cure personalizzate. "Sono tre ambienti - ha spiegato che il dottor Savino Sciascia, professore ordinaria nefrologia Università di Torino - in cui si aumenta la conoscenza sullo sviluppo della malattia renale cronica, spesso riconoscibile ma non diagnosticata". Prendendo un esempio concreto, un pensionato di 70 anni deve essere messo in dialisi, ma spesso non si conosce il motivo della patologia.
Il metodo
L'obiettivo è capire perché si sviluppa una cicatrice sul rene, i cosiddetti fibrosi. "Vogliamo dare - aggiunge Sciascia - un nome e cognome a quegli aspetti che ancora non sappiamo". Al paziente verrà fatto un prelievo del tessuto, tramite una biopsia renale. Nella prima sala si cercherà di frammentare un tessuto.
Nella seconda, in base a quello che si è visto, di arrivare "dal livello molecolare a quello cellulare". Nella terza stanza, dove sono presenti grandi macchinari, cercare di riportare al paziente la molecola ipotizzata come responsabile della patologia. Se questa è identificabile, farla diventare bersaglio terapeutico.
L'obiettivo finale è non trattare pazienti con insufficienza renale nello stesso modo, evitando di arrivare alla dialisi. L'ASL Città di Torino ha investito 700mila euro per la realizzazione del FibroLab, a cui si aggiungono attrezzature e contributi da privati (Reale Foundation, Lavazza, Banca Sella e Famiglia Trotti) per un valore di 180mila.
Polo di attrazione
"Questa - ha osservato il Dottor Carlo Picco, Direttore Generale dell'ASL Città di Torino - è una scommessa che facciamo. In Piemonte soffriamo di mobilità passiva verso la Lombardia per la ricerca pubblica e privata: questo laboratorio vuole essere primo seme della ricerca anche sotto l'ASL. Un progetto di garanzia per attrarre pazienti fuori regione, sia nella cura della patologia, sia per sviluppi futuri della cura".
Al taglio del nastro il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, il direttore Sostenibilità e Relazioni Istituzionali Lavazza Mario Cerutti, il presidente di Reale Foundation Luigi Lana, Luigi Rossi di Banca Sella e la consigliera regionale Sara Zambaia.