“Con l’aumento esponenziale dei costi di produzione e l’andamento climatico anomalo occorre garantire ai produttori un compenso adeguato come sottolineato anche nel corso della protesta a Bruxelles, dove siamo stati presenti con i nostri imprenditori agricoli, provenienti da tutte le province del Piemonte - affermano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Per produrre cibo sano e di qualità serve una giusta remunerazione, un giusto reddito per gli agricoltori. Sostenere gli accordi di filiera serve proprio a costruire mercati più equi, con una più giusta distribuzione del valore. E più trasparenti per i consumatori. La nuova Politica agricola comune dovrà incentivare questo modello che rafforza i rapporti tra produzione, trasformazione e commercializzazione, anche per contrastare le pratiche sleali”.