202 donne (con 381 figli minori) sono state coinvolte nel Progetto “TILDE - Territori che Integrano Lavoro, Donne ed Educazione”, promosso da Unione NET e realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. L’obiettivo è conciliare vita e lavoro delle donne, coinvolgendo servizi educativi, enti del terzo settore e aziende private. E, a lungo termine, creare una infrastruttura territoriale permanente.
26 donne su 95 entrate nel mondo del lavoro
Delle 95 donne prese in carico dal Progetto Tilde nell’anno 2023, 26 sono già entrate nel mondo del lavoro (di cui 3 con contratti a tempo indeterminato e 16 con contratti a tempo determinato), mentre altre 27 stanno compiendo un percorso di studi, compresa una laurea in Pedagogia: vuol dire che più di una donna su 4 è già stata inserita nel mondo del lavoro e più della metà sta portando a termine con successo il proprio percorso di formazione professionale. Altre 107 donne verranno prese in carico a partire da gennaio 2024, per un totale di 202 donne, con 381 figli minori a carico.
Sono questi i numeri più importanti, dopo un anno di lavoro, del progetto TILDE. Il progetto si pone l’obiettivo di strutturare risposte di rete potenziando il welfare di comunità e aziendale nei 7 Comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Nord Est Torino: Borgaro, Caselle, Leinì, San Benigno Canavese, San Mauro, Settimo e Volpiano.
L’idea nasce dalla consapevolezza di Unione NET e dei partner, impegnati attivamente nello sviluppo di una cultura di parità di genere, che le donne sono, ancora oggi, le più penalizzate nella gestione dei carichi familiari. Nello specifico, le condizioni richieste alle donne per entrare nel progetto TILDE sono un ISEE non superiore ai 30mila euro e almeno un figlio minore a carico.
I tre livelli del progetto TILDE
Primo, il miglioramento del benessere occupazionale delle donne coinvolte: attraverso un lavoro di co-progettazione con la figura professionale del “welfare manager di caso” e nell’ottica della co-responsabilità, per ciascuna viene studiato e applicato un progetto personalizzato in grado di favorire l’ingresso e/o la permanenza nel mondo del lavoro e di conciliarne gli impegni con le esigenze personali e familiari.
Elemento fondamentale - qui il secondo punto - è offrire ai figli minori percorsi educativi di qualità, che siano flessibili, multidimensionali e personalizzati.
Il terzo livello, a lungo termine, è creare una infrastruttura territoriale permanente, tramite la sperimentazione di azioni collaborative di welfare aziendale e welfare di comunità, che resista oltre i tre anni del progetto TILDE e diventi un patrimonio per il futuro. Questo è il compito del “welfare manager territoriale”, che si pone come tramite tra gli specifici patti di servizio e i sistemi di secondo livello del territorio: servizi pubblici, associazioni e mondo produttivo. Solo portando i casi specifici a sistema, costruendo un modello replicabile i cui impatti siano monitorabili e valutabili, il progetto TILDE arriverà al pieno coronamento dei suoi obiettivi.
I due centri educativi di Settimo e Volpiano
Per quanto riguarda le infrastrutture territoriali, con l’avvio dell’anno scolastico 2023/2024 sono stati attivati due centri educativi (presso il DegaUrbanLAB di Settimo e l’Istituto comprensivo di Volpiano), che per due pomeriggi a settimana ospitano, in due fasce orarie differenti, bambini dai 6 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni. Nell’ambito del nascente Centro Famiglia di San Benigno Canavese e in collaborazione con l’Istituto comprensivo di San Benigno, a novembre 2023 è stata avviata la Ludoteca Amica rivolta ai minori nella fascia 0-3 anni per una mattina a settimana.
Nello stesso contesto, è stata avviata l’attività “I primi 1000 giorni” con un appuntamento ogni due settimane per le neo-mamme, con momenti di confronto, informativi e laboratori manuali. Inoltre, il progetto TILDE sta collaborando con il Comune di Volpiano per l’individuazione di uno spazio idoneo all’avvio del terzo Centro Famiglia. Seguiranno poi i lavori per il quarto sul Comune di Leini. È stata inoltre avviata un’analisi documentale dei regolamenti dei nodi sui territori dei Comuni dell’Unione NET. In tema di mobilità, sono stati presi contatti con l’Agenzia della Mobilità Piemontese.
Tutti i numeri
Donne iscritte al progetto Tilde: 227 (3 sono state escluse per mancanza di requisiti, 22 hanno rinunciato)
Donne prese in carico: 95 a partire dal mese di maggio 2023 (2 hanno già concluso positivamente il progetto, dopo aver raggiunto i propri obiettivi); 107 a partire da gennaio 2024
Attività per le donne. Percorso di educazione finanziaria (a cura di Esserci): 13 donne; percorso di educazione all’imprenditoria (a cura di Valdocco e Fiscal Gest): 7 donne
Bilancio di competenze e conciliazione: 9 donne. Bilancio di competenze: 15 donne; skill in action: 11 donne; life skills: 8 donne
Obiettivi raggiunti
16 contratti a tempo determinato, 3 contratti a tempo indeterminato, 2 aperture Partita IVA, 3 tirocini , 2 apprendistato, 20 percorsi formativi di riqualificazione professionale, 5 iscrizioni al CPIA per corsi di alfabetizzazione e/o per il conseguimento della licenza media, 1 iscrizione al percorso serale per il conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado, 1 iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Pedagogia
Attività per i minori
2 centri educativi pomeridiani, fascia 6-13 anni; 1 ludoteca e spazio “primi 1000 giorni” 0-3 anni; scuola dei genitori 0-3 anni; spazio compiti 6-13 anni; attività ludiche in collaborazione con altri enti del territorio; supporto educativo durante attività TILDE
I commenti
Renato Pittalis, Sindaco di Leinì e Presidente Unione NET: "Quando amministrazioni pubbliche, fondazioni, aziende, associazioni, scuole e altri soggetti del territorio mettono in rete le loro competenze in un progetto intelligente e lungimirante come TILDE, non possono che derivarne grandi risultati nell’immediato e in prospettiva. Stiamo aiutando concretamente decine di donne che hanno figli minori a carico e difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro e, nel contempo, stiamo strutturando il nostro territorio e il nostro tessuto produttivo in modo che possa aiutarne molte altre in futuro, creando un modello replicabile per altre emergenze sociali e una buona pratica applicabile anche ad altri territori".
Elena Piastra, Sindaca di Settimo Torinese: "TILDE è un modello di welfare innovativo, uno degli strumenti che abbiamo sviluppato per affrontare le sfide di una società che muta. Un esempio è proprio il ruolo delle donne con figli: spetta anche alle istituzioni mettere le famiglie nelle condizioni di poter conciliare gli impegni lavorativi e quelli familiari, ampliando i servizi pubblici ovunque possibile. È un modo per riequilibrare i ruoli e consentire a tutti gli elementi della famiglia, se lo vogliono, di non rinunciare a lavorare per dedicarsi alla cura dei figli".
Marzia Sica, Responsabile Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo: "Con la call Equilibri la nostra Fondazione promuove lo sviluppo e rafforza il lavoro che partenariati territoriali compositi, formati da istituzioni pubbliche, organizzazioni del terzo settore, scuole, associazioni di volontariato, mondo delle imprese e gruppi anche informali di persone, possono svolgere rispetto a diversi fenomeni sociali, tra i quali quelli legati ad un livello tuttora inadeguato di coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro, alle diseguaglianze educative che spesso si accompagnano a dinamiche di trasmissione intergenerazionale della povertà e a pratiche conciliazione ancora insufficienti. Il progetto TILDE dimostra con i risultati che presentiamo oggi a un anno dall’inizio del progetto, come l’azione di un sistema territoriale strutturato possa essere efficace nell’aumentare le competenze, migliorare le condizioni di occupabilità delle donne, sviluppare opportunità educative di qualità per i loro figlie e le loro figlie".