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Cultura e spettacoli | 06 marzo 2024, 10:10

Torino Chamber Music Festival: alla Cappella dei Mercanti, il concerto Magnifica Anima Mea, Antonio Vivaldi

Sabato 9 e domenica 10 marzo

Torino Chamber Music Festival: alla Cappella dei Mercanti, il concerto Magnifica Anima Mea, Antonio Vivaldi

Nel concerto Magnifica Anima Mea, in programma sabato 9 e domenica 10 marzo, alla Cappella dei Mercanti, sono rappresentati i diversi generi della frastagliatissima produzione vivaldiana.

La prima parte è dedicata esclusivamente alla musica strumentale e inizia con il tema con variazioni più famoso del Barocco: la "Sonata in re minore per due violini e basso continuo "La follia", op. 1 n. 12, RV 63" che nell’epoca barocca ebbe la sua maggior fortuna. Nacque come danza popolare portoghese dal carattere movimentato, allegro e chiassoso, che univa contadini e pastori tra canti e balli in tondo. Il termine stesso -  folìa - significa “folle divertimento, baldoria, sollazzo” e descrive bene il carattere originario del tema musicale prima che questo, intorno al XVI secolo, cominciasse ad assumere un tono più severo e maestoso. È quest’ultima la forma che ebbe maggiore longevità grazie, soprattutto, alle elaborazioni che di questo tema musicale cominciarono a fare alcuni compositori spagnoli intorno alla metà del Cinquecento. Questa ‘tarda follia’ si diffuse ben presto in tutta Europa, assumendo nomi diversi in base alle aree geografiche, per esempio in Francia era conosciuta come le Folies d’Espagne .

Il secondo pezzo strumentale, è un concerto solistico per violoncello ed archi: Concerto per violoncello in Mi bemolle maggiore RV 408 con Giulio Sanna violoncello solista.  Nella seconda parte si potrà ascoltare il  Magnificat, RV 611 - Cantata in sol minore per soli, coro, archi e basso continuo che è l’arrangiamento che lo stesso Vivaldi ha fatto del suo Magnificat RV 610 appositamente per le putte della Pietà inserendo diverse arie solistiche per voci femminili. Il cocerto si conclude con il Credo, in mi minore RV 591 per coro a 4 voci miste, archi e basso continuo suddiviso in quattro movimenti; i due esterni, molto veloci e caratterizzati dall’ostinato ritmico degli archi, presentano all’apertura un breve passaggio che ricorda il primo movimento del Gloria in re maggiore. Pagina pregevole, questo Credo che con il Gloria e il Magnificat sono tra le partiture più rappresentative del Vivaldi “sacro”. Il catalogo Ryom delle opere vivaldiane registra anche un Credo in sol maggiore RV 592, la cui autenticità è dubbia; l’opera è attribuita a Johann Adolph Hasse ma non se ne ha la certezza.

Per info: https://www.facebook.com/torinochambermusicfestival/ 

redazione

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