![Al Salone del Libro Fedez si schiera con la Palestina: "A Gaza è in atto un genocidio"](https://www.torinoggi.it/typo3temp/pics/f_84c2f7c4d5.jpeg "Al Salone del Libro Fedez si schiera con la Palestina: "A Gaza è in atto un genocidio"")
Sono tantissimi i personaggi che, nel corso dei decenni, sono giunti a Torino, lasciandovi un'impronta più o meno evidente. Tra queste, una figura di spicco è stata, sicuramente, l'architetto modenese Guarino Guarini.
Entrato nell'ordine dei chierici Teatini nel 1639 ed approfonditi gli studi matematico-scientifici a Roma, subì le influenze degli architetti dell'epoca.
A partire dagli anni sessanta di quel secolo, egli cominciò a viaggiare per l'Italia. Giunto a Torino nel 1666 per volere di Carlo Emanuele II di Savoia, nel 1668 fu nominato ingegnere ducale e fu incaricato di seguire i lavori del cantiere della Cappella della Sacra Sindone, allora in stallo. Guarini portò a termine i lavori al Duomo, edificandone la cupola. Oltre a questo, egli progettò e costruì la chiesa di San Lorenzo in piazza Castello, ma senza facciata, ed il palazzo destinato al principe Filiberto Amedeo di Savoia-Carignano, ossia palazzo Carignano.
Riguardo la chiesa della Consolata, Guarini rivoluzionò il progetto iniziale, ma tali modifiche vennero poi soppiantate da altre effettuate successivamente. Per ciò che concerne, invece, la chiesa di San Filippo Neri, pare che l'attribuzione delle sue modifiche a Guarini siano rimaste solo sulla carta e non si siano concretizzate. Infine, alcuni caratteri stilistici del Collegio dei Nobili indussero ad attribuirne la progettazione allo stesso Guarini, informazione poi rivelatasi inesatta.
Nonostante l'architetto sia rimasto a Torino per soli 14 anni, i suoi tributi all'architettura della città sono tra i più significativi ed hanno contribuito ad impreziosirla con capolavori che ammiriamo ancora oggi.
Federica De Castro