La musica in campo per chi lotta contro il cancro. Domenica 19 maggio da “Gianca” ai Murazzi del Po torna “Music for Life”: dalle 18 alle 3 Andrea Scarpa e altri nove deejay di fama nazionale suoneranno senza sosta. L’intero incasso dell’evento sarà devoluto alla Fondazione Molinette per sostenere il reparto di oncologia mista dell’ospedale Molinette.
Carretta: "Momenti di allegria per fare del bene"
“Torino – ha osservato l’assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta - sta scoprendo la sua capacità di coinvolgere, di usare momenti di allegria per fare del bene. Sono particolarmente contento quando costruiamo un evento – come le Atp o in questo caso musicale - da cui si sprigioni altro”.
Quella di quest’anno è la seconda edizione: nel 2023 sono stati acquistati tredici televisori per dare conforto ai pazienti nel loro percorso di cura e tre comodini, che hanno dato un aiuto pratico al personale medico nell’assistenza quotidiana.
La storia di Andrea e della mamma
L’evento nasce dalla volontà di Andrea Scarpa, noto dj e campione di box WBC Silver ed è un tributo affettuoso alla memoria della sua mamma, mancata nel 2022 nel reparto di Oncologia Riunita al terzo piano delle Molinette.
“Mentre vivevo questa spiacevole situazione, – ha raccontato oggi - pensavo come migliorare la situazione di chi va in quel reparto: tramite la musica, che è un veicolo di emozioni, vogliamo sensibilizzare i giovani”. “Una televisione in reparto – ha aggiunto Scarpa – aiuta a svagarsi, tende a migliorare la vita dei pazienti”.
Paolo Pininfarina
Accanto a Scarpa in consolle ci saranno altri deejay tra cui Jonny P, alias Giovanni Pininfarina. Il logo ed identità visiva della Fondazione Molinette, come ha ricordato Massimo Segre, sono stati ideati e realizzati dal team Pininfarina: il papà di Giovanni, Paolo Pininfarina, si è spento il 9 aprile 2024 all’età di 65 anni a causa di un brutto male e sedeva nel CdA della Fondazione.
“Spesso capita – ha concluso il Direttore sanitario delle Molinette Antonio Scarmozzino – che da dolori personali, come quello di Andrea con la sua mamma, nasca altro. Uno si guarda intorno e si chiede come migliorare il contesto: spesso nel reparto di Oncologia ci sono pazienti che sono ricoverati per più settimane. Qualsiasi conforto come tv o altro serve”.