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Politica | 19 luglio 2024, 17:25

Torino attua il Piano Strategico Metropolitano 2024-2026 e dice no alla nuova spending review del Governo

Un ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera delegata al bilancio Caterina Greco. "La decisione dell'esecutivo penalizza gli Enti locali più virtuosi che lavorano sul Pnrr"

Torino attua il Piano Strategico Metropolitano 2024-2026

Torino attua il Piano Strategico Metropolitano 2024-2026

La Città metropolitana di Torino ha cuore lo sviluppo strategico dell'intero territorio e utilizza gli strumenti di programmazione e pianificazione strategica in questa direzione.

La visione proposta dal nuovo Piano strategico metropolitano di una Torino metro(poli)montana descrive un territorio policentrico, sostenibile e coeso: l'obiettivo della strategia è superare i confini interni grazie a nuovi rapporti di mutua collaborazione tra città, aree rurali e aree montane, allargando all'esterno lo sviluppo di alleanze e reti di cooperazione nazionali ed europee.

La conferenza dei 312 sindaci convocata venerdì 19 luglio dal sindaco della Città metropolitana di Torino Stefano Lo Russo ha esaminato ed approvato il PSM 2024-2026 aggiornando le strategie territoriali in tema di sviluppo economico e innovatività, mobilità sostenibile, coesione sociale, rigenerazione urbana, istruzione e formazione, salute e sanità.

La consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano ha ricordato il lavoro di concertazione, durato oltre un anno, che ha consentito di arrivare ad una pianifazione partecipata: il PSM è suddiviso in 6 assi che corrispondono alle 6 missioni del PNRR, 25 strategie e 113 azioni: Torino metropoli più produttiva e innovativa; Torino metropoli più verde ed ecologica; Torino metropoli più mobile, accessibile e collegata; Torino metropoli che impara di più; Torino metropoli più attrattiva, giusta ed eguale; Torino metropoli più sana.

"Tra i punti qualificanti del Piano - commenta Sonia Cambursano - l'impegno a garantire inclusione sociale e qualità abitativa diffusa nei diversi territori metropolitani; la costruzione di un nuovo welfare locale per una metropoli inclusiva e solidale ed il sostegno all'economia sociale, per la quale abbiamo firmato un protocollo con Camera di Commercio. Non trascuriamo il tema della mobilità e del trasporto con l'impegno a potenziare, qualificare e integrare l'infrastruttura ferroviaria, a collegare il capoluogo con i nodi territoriali vicini e ridisegnare la metropoli come rete policentrica di città e quartieri a 15' di distanza".

"Economia circolare, costruzione di una metropoli sempre più verde e promozione del riuso intelligente delle aree dismesse e del patrimonio edilizio esistente caratterizzano l'impegno del PSM in campo ambientale" conclude Cambursano.

La Città metropolitana di Torino ha espresso contrarietà alla manovra del Governo centrale che impone nuovi tagli agli Enti locali.

Un ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera delegata al bilancio Caterina Greco, discusso ed approvato a maggioranza (12 si e 1 no) nel corso della seduta del Consiglio metropolitano, presieduto dal sindaco di Città metropolitana di Torino Stefano Lo Russo.

Il Governo centrale, a partire dal 2024, ha previsto per gli enti locali un taglio di spesa di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni fino al 2028, per un totale di circa 1 miliardo e 250 milioni di euro, in minima parte mitigati (solo per quest’anno) dal riconoscimento degli ultimi fondi legati alle maggiori spese sostenute durante l'emergenza Covid.

Per la Città metropolitana di Torino questo taglio ammonta a 3 milioni e 638 mila euro per il solo 2024 e fino al 2028 significherà dover rinunciare a quasi 14 milioni di euro. Il nuovo taglio annuale si somma all’importo di poco meno di 60 milioni di euro per il 2024 che lo Stato già preleva a monte dalle entrate di Città metropolitana di Torino per il concorso alla finanza pubblica.

I consiglieri metropolitani di maggioranza, firmatari dell'ordine del giorno, hanno sottolineato anche che il taglio si basa su un criterio illogico e poco meritocratico, dal momento che sono particolarmente penalizzati gli Enti che più hanno ottenuto dai fondi PNRR.

Il Consiglio metropolitano ha dato mandato al sindaco Lo Russo di rappresentare al Prefetto di Torino ed ai parlamentari la contrarietà al provvedimento del Governo e la preoccupazione sulle conseguenze che la spending review avrà sulla capacità di spesa deI Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane per garantire servizi, investimenti e progetti utili ai cittadini.

comunicato stampa

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