Lo scorso 17 settembre, intorno alle 11, al Padiglione B del carcere di Torino, un detenuto magrebino ha dato in escandescenza per futili motivi pretendendo di scendere dal terzo al secondo piano minacciando il personale con un lama rudimentale.
Il detenuto ha afferrato un poliziotto per la maglietta tentando di colpire chiunque si fosse avvicinato. Nella concitazione il detenuto ha ferito un agente al braccio. Trasportato al Maria Vittoria, il ferito è stato poi dimesso con 5 giorni di prognosi.
Il giorno successivo la tragedia si è sfiorata nei locali della mensa di servizio del personale di polizia penitenziaria da dove, a seguito di copiose infiltrazioni d’acqua, si è staccato un pannello che è caduto rovinosamente a terra.
"Ormai non abbiamo più parole per descrivere il marasma e l’anarchia che regna nel carcere di Torino. Il carcere è diventato una polveriera pronta ad esplodere", ha commentato il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduci. "Il personale è sfinito e stremato non ce la fa più, rischia quotidianamente la vita; non sa se torna a casa. Oramai anche la struttura cade a pezzi. Più volte abbiamo chiesto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni dichiarino lo stato di emergenza delle carceri italiane poiché il sistema penitenziario è completamente allo sfascio".