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Cronaca | 06 ottobre 2024, 10:40

Conti truccati nei bilanci della Città della Salute, 25 avvisi di garanzia

L'azienda sanitaria replica: "Questa Amministrazione è estranea. Si prosegue alla riorganizzazione delle procedure contabili"

L'azienda sanitaria replica: "Questa Amministrazione è estranea. Si prosegue alla riorganizzazione delle procedure contabili"

L'azienda sanitaria replica: "Questa Amministrazione è estranea. Si prosegue alla riorganizzazione delle procedure contabili"

Con 25 avvisi di garanzia la procura del capoluogo piemontese ha chiuso le indagini sui bilanci della Città della Salute di Torino. Secondo gli inquirenti i conti sarebbero stati falsificati per alleggerire il passivo, in particolare per quanto riguarda le voci della libera professione. A riportarlo è l'Ansa Piemonte, dopo le anticipazione uscite su alcuni quotidiani.

L'inchiesta ha messo in luce come per per diversi anni nessuno abbia chiesto ai medici che eseguivano prestazioni sanitarie intra moenia di versare la quota del 5% prevista dalla legge Balduzzi per chi esercita privatamente all'interno delle strutture sanitarie pubbliche, portando così con il tempo ad allargare un buco di diversi milioni di euro.

Le accuse

Tra gli indagati ci sono i direttori generali del polo ospedaliero torinese che si sono succeduti tra il 2013 e il 2022, oltre a direttori sanitari e amministrativi e altre figure manageriali e anche componenti del collegio sindacale. Per i pm Giulia Rizzo e Mario Bendoni, avrebbero "disatteso i principi di diligenza professionale e correttezza che reggono l'assolvimento delle funzioni di vigilanza e controllo". Il reato ipotizzato è falso ideologico in atto pubblico. 

La replica

A replicare è la Città della Salute, che tramite una nota stampa fa sapere: "questa Amministrazione si ritiene assolutamente estranea ai fatti per i quali si procede, avendo sempre operato  con dedizione e massima professionalità".

"Siamo certi - prosegue - che si farà senz’altro luce e chiarezza sulla insussistenza di colpe e negligenze a carico di questa amministrazione". "Nella sicurezza che la Giustizia farà il proprio corso - continua la nota - ci teniamo a precisare  che l’attuale Direzione Aziendale ha collaborato e sta continuando a fornire ai competenti organi il proprio prezioso contributo".

"Nel frattempo, prosegue l’importante azione di riorganizzazione di tutte le procedure amministrative e contabili volte al conseguimento dei migliori  risultati e obiettivi aziendali" concludono dalla Città della Salute.

Sulla questione è intervenuto anche l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: "Sto seguendo con grande attenzione la vicenda giudiziaria che coinvolge i vertici della Città della Salute di Torino. Nell’esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura, in attesa che si faccia la massima chiarezza sulla vicenda, ho dato mandato agli uffici regionali di avviare una verifica per accertare che non ci siano riflessi sulla qualità del servizio, considerato che parliamo di una struttura di riconosciuta eccellenza a livello nazionale ed internazionale. Quanto sta avvenendo mi porta ad accelerare ancor di più la riforma radicale della sanità regionale che ho già promosso in questi primi 100 giorni, all’insegna della massima trasparenza e chiarezza nella gestione delle aziende sanitarie e dei 73 ospedali del Piemonte, perché al centro del mio operato c’è sempre la cura e l’assistenza al paziente".

redazione

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