Un tocco può bastare, per scoprire in quali missioni internazionali sono protagoniste le aziende torinesi e piemontesi del settore aerospazio. È il touch screen che il sistema regionale ha messo a punto per partecipare - dal 14 al 18 ottobre - allo IAC di Milano, International astronautical congress, una delle più grandi manifestazioni mondiali legate al settore.
Un'alternativa alla crisi dell'auto
"Abbiamo ottenuto risultati imponenti in questo campo - dice Alberto Cirio, presidente della Regione - e siamo per distacco la prima area italiana per esportazioni nel settore. È un grande valore aggiunto per affrontare la crisi manifatturiera di altri settori".
"Qui si costruirà la cittadella e fervono molte altre attività propedeutiche, come l'arrivo di Silicon Box a Novara per il settore microchip".
"Non è automatico il passaggio da auto a spazio - aggiunge l'assessore regionale Andrea Tronzano - servono certificazioni e nel 2025 metteremo soldi e risorse per accompagnare le aziende in questo percorso. E stiamo puntando, grazie a Leonardo, anche sugli elicotteri. Lavoriamo per portare qui un capofiliera anche su questo".
Grandi aziende e 450 pmi
Ci sono grandi aziende come Leonardo, Avio Aero, Altec e Thales, sul territorio, "ma dietro al loro traino ci sono 450 pmi: hanno fatto crescere una filiera come raramente accade", sottolinea Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino. "Saranno 23 le aziende presenti a Milano in un unico stand. Un dato elevato, che la dice lunga sull'interesse, la forza e la voglia di fare. A novembre 2025 attendiamo la decima edizione degli Aerospace & defense meetings e nel frattempo confidiamo sulla vicinanza geografica tra Torino e Milano per continuare a crescere".
I numeri parlano di oltre 35mila addetti nell’aerospazio, un fatturato di 8 miliardi di euro e un export che rappresenta il 20% del totale nazionale.
Uno stand senza precedenti
E Dario Peirone, presidente di CeiPiemonte, aggiunge: "È stato fatto un grande lavoro per partecipare all'evento astronautico per eccellenza e il nostro stand è il più grande che abbiamo mai avuto, per un totale di 30 aziende. Siamo l'unica regione italiana ad avere uno stand autonomo e possiamo vantare la filiera più completa".
Chi conosce bene la missione è Fulvia Quagliotti, presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte: "Abbiamo una posizione a livello internazionale che non tutti possono vantare. Ci sono sinergie anche con atenei e centri ricerca che permettono grandi risultati".
Il ruolo accademico
Sarà presente anche il Politecnico, con partecipazioni alla parte accademica, ma anche in sinergia con la filiera dell'aerospazio piemontese. Saranno mostrate sia le aziende incubate presso I3P che presso ESA Bic (l'incubatore specializzato nel settore, ndr), insieme ai team di studenti più orientati a questo tema.
“Il Politecnico di Torino è fortemente impegnato nello sviluppo della filiera aerospaziale del Piemonte e partecipa allo IAC con oltre 170 docenti e ricercatori, più di 30 laboratori e centri di ricerca, presentando le tante ricerche in corso nel settore e la proprietà intellettuale sviluppata in Ateneo in ambito spaziale, insieme alle startup e alle aziende nate dalle ricerche politecniche", dice il professor Gianmario Pellegrino, Delegato della Rettore del Politecnico per il Trasferimento tecnologico alle imprese.
Un biglietto da visita in touch screen
Il biglietto da visita a Milano sarà il programma WeDo, un touch screen che riassume gli impegni delle aziende piemontesi nelle diverse missioni. "E mancano i due cargo lunari e i due satelliti, uno per esplorare Venere e uno per studiare le onde gravitazionali per un totale di 2 miliardi di euro - sottolinea Walter Cugno, vicepresidente di Thales Alenia Space - Ci possiamo proporre con ambizione sui mercati internazionali, capaci a fare sistema e a produrre".
Dalla Stazione spaziale internazionale (moduli abitativi, laboratori, cargo e sistemi di trasporto) alla Stazione orbitale Gateway intorno alla Luna, che sarà operativa nel 2026 ("un quinto modulo potrebbe arrivare a breve a Torino, se vinciamo la commessa").
"Torino sta attraendo anche moltissime aziende nostre concorrenti che vogliono aprire sul territorio - confida Cugno - speriamo ci siano molte luci e non solo chi cerca fondi di insediamento invece che creare posti di lavoro".