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Cronaca | 20 novembre 2024, 11:20

Erano il terrore della periferia di Torino, in manette baby gang: minacciavano con taser e cocci di vetro [VIDEO]

Le indagini hanno preso il via da un'aggressione di un giovane, picchiato violentemente: per lui naso rotto e grave lesione ad un occhio

Erano il terrore della periferia di Torino, in manette baby gang

Erano il terrore della periferia di Torino, in manette baby gang

A Torino fermata baby gang. Nelle scorso ore la Polizia ha eseguito undici misure cautelari a carico di altrettanti ragazzi, con l'accusa di rapina, lesioni aggravate e utilizzo di bancomat rubati.

L'aggressione

L'indagine ha preso il via lo scorso 12 aprile a seguito di una violenta aggressione, iniziata da una discussione per futili motivi, in un parco cittadino. Un nutrito gruppo di giovani ha picchiato violentemente un coetaneo, rompendogli il naso e procurandogli una grave lesione all'occhio sinistro: il ragazzo è stato costretto a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico.

Rubate anche le scarpe

Poco dopo la stessa baby gang ha rapinato, sempre nella stessa area verde, un altro giovane. Dopo averlo malmenato, gli hanno rubato portafoglio, cellulare e le scarpe di marca che aveva ai piedi. Le indagini hanno permesso, oltre ad identificare tutti gli indagati, di scoprire come il gruppo abbia terrorizzato un intero territorio.

Taser e cocci di vetro

Rapine e brutali aggressioni di sera e notte, anche su minorenni. L'approccio era sempre il medesimo: le vittime venivano fermate in strada con la scusa di una sigaretta o di pochi spiccioli, per poi essere successivamente malmenate, anche con l’utilizzo di taser e cocci di vetri.

Ai malcapitati venivano sottratti denaro o bancomat, poi successivamente utilizzati per effettuare dei pagamenti. Il branco, forte della propria potenza intimidatrice, dimostrava la propria supremazia nel “controllo del territorio”, con azioni prevaricatorie sulle persone offese, che non potevano fare altro che subire le loro azioni.

Immigrati di seconda generazione

Degli undici indagati, quattro sono giovani maggiorenni e si trovano attualmente in carcere.  Sette sono invece minorenni: il gruppo era composto tutto da immigrati di seconda generazione residenti principalmente nelle zone periferiche di Torino.

redazione

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