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Attualità | 03 marzo 2025, 08:14

"È l'ora del Vermouth!": grazie a Davide Pinto, il vino aromatizzato torinese a Milano “spacca”

Un evento speciale, organizzato al Mercato Centrale di Milano dall’imprenditore che ha creato “Affini”, suscita uno straordinario interesse. E il successo è tale da indurre gli organizzatori a pensare di ripetere degustazioni analoghe una volta al mese

"È l'ora del Vermouth!": grazie a Davide Pinto, il vino aromatizzato torinese a Milano “spacca”

Il 28 febbraio e il 1° marzo, il Mercato Centrale di Milano ha ospitato "È l'ora del Vermouth!", un evento dedicato alla celebrazione del vino aromatizzato nato nel 1786 in una piccola bottega di Torino. Un prodotto che oggi, come dimostrato anche dal Salone del Vermouth, sta riconquistando la ribalta sia bevuto liscio come aperitivo sia come elemento imprescindibile della miscelazione. E mentre a Torino non manca chi continua a lamentarsi della difficoltà a far tornare in auge il Vermouth, c’è chi non ha paura di giocare questa partita, peraltro vincendola, addirittura fuori casa. È quello che ha fatto Affini, creando al Mercato Centrale di Milano un percorso di degustazione articolato in tre tappe e volto a esplorare il passato, il presente e il futuro del Vermouth. Le Distillerie Subalpine hanno presentato le loro creazioni, affiancate dai Cocktail by Affini, tre signature drink studiati per esaltare le diverse sfaccettature del vermouth. I partecipanti hanno così potuto degustare sia il vermouth in purezza sia in cocktail capaci di esaltarne aromi e sapori in una forma più contemporanea.

Davide Pinto: l'imprenditore che ha creato Affini e rilanciato il vermouth

Ospite d'eccezione dell'evento è stato Davide Pinto, imprenditore torinese che ha fondato Affini e la galassia di realtà che oggi ne fa parte. È però con la nascita di Affini che Pinto, la cui formazione legata all’antropologia sociale gli ha consentito di leggere il mondo dei drink in una chiave estremamente innovativa, ha di fatto rivoluzionato innanzitutto il mondo della mixology torinese, per poi rilanciare lo storico marchio del Vermouth Anselmo e fondando le Distillerie Subalpine. E se Pinto non ha mai rinunciato alla tradizione, non si è mai tirato indietro di fronte all’innovazione, sia pure gestita con grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Emblematica in questo senso è la creazione del Turineis, primo vermouth con fave di cacao realizzato in collaborazione con il maestro cioccolatiere Guido Castagna.

Il successo di "È l'ora del Vermouth!"

«La presentazione del Vermouth a Milano – ci dice Davide Pinto in perfetto stile sabaudo – è andata bene». Bene però è troppo poco. Le voci che però giungono da Milano, e da chi ha partecipato all’evento, sono decisamente più entusiaste: «Il Vermouth, raccontato in modo così accattivante, è riuscito ad affascinarci. Sia nella sua versione in purezza, sia come “vermuttino”, e cioè come “spritz piemontese”, questo vino si è rivelato un’autentica scoperta. E se quello alle fave di Cacao ha saputo stupirci, quello invece al Wasabi è riuscito a trasportarci nelle atmosfere lontane del Giappone». L'evento dunque, ripetuto per due sere, ha trasformato il Mercato Centrale Milano in un palcoscenico in cui il vermouth ha potuto raccontarsi attraverso degustazioni guidate, cocktail esclusivi e approfondimenti storici. E il successo, fra il pubblico costituito soprattutto da appassionati della mixology e della cultura dell’aperitivo, è stato tale da indurre gli organizzatori a pensare di ripetere mensilmente questo appuntamento.

Il vermouth guarda al futuro

Eventi come “È l’ora del Vermouth!” dimostrano come le potenzialità di questo vino siano notevoli e come il suo apprezzamento sia destinato a crescere significativamente. A condizione che aziende vitivinicole e imprenditori della mixology credano in questo vino aromatizzato e lavorino seriamente per migliorane ancora la qualità, la sostenibilità e, soprattutto, favoriscano la sua conoscenza sia da parte dei protagonisti della miscelazione, sia da parte del pubblico affascinato dal mondo dei drink: facendone così scoprire la piacevolezza sia del berlo in purezza, sia degustarlo come ingrediente connotante dei cocktail. Il vermouth si conferma, in questo senso, come un prodotto versatile e capace di giocare, nell’universo della miscelazione, un ruolo ben più rilevante di quello attuale. Perché però questo accada, occorre saper guardare lontano e puntare al mercato nazionale e internazionale. Magari con strategie come quelle che sta portando avanti con determinazione Davide Pinto.

Piergiuseppe Bernardi

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