/ Cultura e spettacoli

Cultura e spettacoli | 16 maggio 2025, 13:23

L'appello del cardinale Zuppi al SalTo2025: “Inaccettabile i bambini che muoiono in tutte le guerre”. "Io al posto di Leone XIV? Non ce l'avrei fatta"

Il porporato ospite delle kermesse insieme al cantante Luciano Ligabue: “Il sovranismo non ha futuro, fa male ai Paesi. Dobbiamo cercare di aiutarci gli uni con gli altri”

Il cardinal Zuppi ospite al Salone del Libro 2025

Il cardinal Zuppi ospite al Salone del Libro 2025

Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, è stato tra gli ospiti del Salone del Libro 2025. Insieme a Luciano Ligabue è stato accolto da un pubblico numeroso che ha riempito il Centro Congressi del Lingotto.

A pochi giorni dalla nomina del nuovo pontefice Leone XIV, Zuppi ha subito scherzato sulla possibilità di essere al suo posto. “Quando si sono aperti i finestrini su piazza San Pietro è stato davvero commovente. C’era tantissima gente, tanta gioia, soprattutto pensando a Papa Francesco. Ma io ho pensato, se fossi io al posto di Prevost? Ho detto ‘nooo’. Avrei fatto come nella scena di Nanni Moretti, avrei guardato tutta quella gente, avrei detto ‘Io non ce la faccio’ e avrei richiuso”. 

Intervistato insieme al cantantautore da Gigio Rancilio, si è aperto con il pubblico del Salone e ha parlato del suoi più grandi dolori: “Direi due. Quando è morto papà, è stato un dolore profondo. E l’altro quando è morta una ragazza mia coetanea con cui avevo un senso di amicizia fortissimo. È qualcosa che ti confonde, ti sembra assurda la morte di un coetaneo, ti mette di fronte a qualcosa che è la fragilità e la forza. D’altronde come si fa a non provare dolore quando muoiono due bambini di freddo. Bisogna piangere di fronte a queste cose, come diceva Papa Francesco. È inaccettabile. Come è inaccettabile i bambini che muoiono nella striscia di Gaza, quelli uccisi il 7 ottobre e quelli uccisi in tutte le guerre”. 

Il cardinale si è espresso sulla questione della pace e della guerra. “Dobbiamo avere paura della guerra? Sì, ma questo deve portare consapevolezza e speranza. La speranza deve affrontare i problemi, ma senza speranza non c’è futuro”. 

Penso che purtroppo - ha aggiunto - manchi l’universale, il pensarsi insieme, l’essere tutti sulla stessa barca. Dobbiamo cercare di sottolineare l’essere insieme, perché solo insieme se ne esce, nel Covid lo avevamo capito un po’. Dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri. Il sovranismo non ha futuro, fa male ai Paesi. Chi ama la patria butta via le frontiere”. 

Chiara Gallo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium