Rinasce il laboratorio di Amiat di via Germagnano 48. Il sito, gestito da Iren Laboratori, ha appena concluso un importante intervento di ristrutturazione e ampliamento nella sede di Basse di Stura. L'obiettivo è stato quello di creare una struttura più funzionale, efficiente e in grado di rispondere alle esigenze attuali di analisi ambientale e supporto tecnico agli impianti di Iren.
Spazi e attrezzature
Il progetto ha interessato sia gli spazi che le attrezzature, con l'obiettivo di migliorare gli ambienti e la loro sicurezza, ma anche di potenziare le postazioni per l'analisi dei dati. Questo lavoro ha permesso di aumentare l'efficienza operativa del laboratorio nelle sue diverse specializzazioni, dalla divisione dei rifiuti fino all'analisi delle acque industriali.
Sono infatti diverse le novità, come il cromatografo ionico che, attraverso un particolare processo, realizza un cromatogramma capace di individuare eventuali sali disciolti nei rifiuti. In un'altra sala vengono invece effettuate le analisi del contenuto di metalli in rifiuti legnosi destinati al riciclo: i rifiuti vengono prima trasformati in blocchetti di legno a forma di cubo, che a loro volta vengono triturati per consentire le analisi. Il risultato finale è un liquido pronto per i dovuti accertamenti con macchinari all'avanguardia, i cui risultati vengono restituiti entro due giorni.
Tre anni di lavoro
"Dopo tre anni abbiamo realizzato una grande opera, il laboratorio precedente era infatti totalmente diverso e avevamo il desiderio di dotare Torino di una struttura importante– ha dichiarato l'ad di Iren Laboratori, Donatella Davoli–. Questo luogo sarà gestito da tecnici competenti e professionisti. Infatti, molte azioni si sono concentrate proprio sulla digitalizzazione e sulla robotizzazione, migliorando così le nostre competenze e sviluppandole sempre più".
"Questo luogo è per noi un orgoglio, dove le lavorazioni fatte al suo interno sono davvero all'avanguardia – ha spiegato la presidente di Amiat Gruppo Iren, Paola Bragantini–. Molti non sanno che Amiat ha questo tipo di attività al suo interno. Sarà infatti importante e necessario fare una corretta informazione per far sì che venga conosciuto da tutto il territorio, perché è una vera eccellenza".
Un servizio migliore
"Questi sono investimenti per migliorare davvero la qualità del servizio, perché questa struttura, oltre a verificare tutti i parametri, controlla anche la traiettoria del servizio – ha sottolineato l'Amministratore Delegato di Iren, Gianluca Bufo –. Il nostro obiettivo è di lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo trovato. In questi ultimi cinque anni, in Piemonte e in particolare a Torino, siamo cresciuti proprio in questa direzione, con una visione per la riconversione delle plastiche fino all'ampliamento del termovalorizzatore, dimostrando così una crescita notevole".
Investimento da 3,5 milioni
L'investimento da 3,5 milioni di euro, frutto di tre anni di intenso lavoro, rappresenta un significativo passo avanti verso la crescita e l'innovazione, grazie all'introduzione di infrastrutture di alta qualità. Il Comune di Torino condivide questa visione e si dice pronto ad accogliere nuovi progetti di ristrutturazione, aprendo così le porte a ulteriori sviluppi e miglioramenti.
"Tre anni fa questa struttura era tutta un'altra cosa e l'ambiente esterno oggi lo vediamo finalmente cambiato e migliorato – ha commentato l'assessore alla Transizione Ecologica, Chiara Foglietta –. Siamo felici quando Iren decide di investire su Torino, perché dimostriamo di riuscire a massimizzare sempre il risultato. Spero che sia solo una delle prime ristrutturazioni che Amiat può offrire a tutta la nostra città".