Torino è in pieno fermento con "50 e + Armonie di Gusto", l'evento enogastronomico che sta svelando le eccellenze culinarie della città.
Tra le realtà più innovative e apprezzate, il Ristorante Tratto ha accolto l'“imbucato speciale” Marco Fedele, che ha avuto il piacere di assaggiare il loro iconico "Vitello Stonato" e di esplorare le evoluzioni di una cucina in continua trasformazione.
Ad accompagnare Marco in questa scoperta è stato Daniele Rasetto, direttore e sommelier del Tratto, che con Luca Maino (lo chef) forma il cuore pulsante del locale. Marco Fedele, sentendosi "di casa" al Tratto, ha offerto una recensione autentica e diretta, lontana dalle formalità.
"Il Vitello Stonato": un capolavoro di reinvenzione
Il piatto simbolo del Ristorante Tratto e protagonista del contest è senza dubbio il "Vitello Stonato". Come spiega Daniele Rasetto, questo piatto è presente "dal giorno zero, da quando siamo aperti" e incarna perfettamente la filosofia del locale: "noi qui da Tratto non facciamo una cucina tradizione, noi ci... ispiriamo a quella che è la tradizione, quelli che sono le materie prime del nostro territorio... ma poi cerchiamo sempre di dare un quid in più alle ricette."
Il "Vitello Stonato" è una reinterpretazione audace del classico vitello tonnato piemontese. La sua complessità si rivela in ogni strato:
- Un carpaccio di vitello
- Una sorprendente polvere di katsuobushi per un tocco di sapidità inattesa
- Una maionese alla colatura di alici, un richiamo delicato al cappero della ricetta originale
- Un filetto crudo di palamita, leggermente marinato nella soia, che apporta una nota ittica fresca e innovativa.
- Un fondo bruno di vitello a chiudere il piatto, che "cambia le prospettive... dando più importanza a quella che è la materia ittica rispetto a quella che è la carne."
Marco Fedele ha confermato la bontà del piatto, definendolo "fresco ed estivo," nonostante un'estate bollente, e ne ha apprezzato la presentazione finale con un "grandissimo ristretto di fondo bruno di vitello."
Tratto: dal "primo tratto" al "secondo tratto" – una crescita continua
Daniele Rasetto ha anche raccontato l'evoluzione del Ristorante Tratto. Nato dalle ceneri di una "champagneria," il locale ha subito un'importante trasformazione. Il "primo Tratto" era un locale "ibrido" che, per mancanza di canna fumaria, cucinava "tutto senza pentole, padelle e fornelli." Questa sfida, durata circa un anno, ha portato alla chiusura temporanea e alla nascita del "secondo Tratto" a febbraio di quest'anno, ora "un ristorante a 360 gradi."
Questa evoluzione ha aperto nuove possibilità culinarie. Oggi, finalmente, il Tratto può offrire primi piatti, come il "fusillone incredibile" di Pastificio Felicetti, saltato con un ragù alla genovese di ventresca di tonno, bottarga di tonno rosso di Sicilia pescato ad amo e zest di limone. E, grazie alla canna fumaria, sono arrivati anche i risotti, con proposte creative come una reinterpretazione della "pizza marinara" su risotto, con pomodoro, mantecato con colatura di alici di Armatore e crema all'aglio maturato.
L'Armonia in tavola: musica e sensorialità
Le "armonie" al Tratto non sono solo nel piatto. L'ambiente è accompagnato da "bella musica," un sottofondo importante che contribuisce all'esperienza complessiva. Questa attenzione ai dettagli, dalla selezione delle materie prime all'evoluzione del concept di cucina, rende il Ristorante Tratto un'eccellenza che Marco Fedele ha promosso a pieni voti.
Il Ristorante Tratto continua a stupire con la sua cucina creativa che sa guardare alla tradizione con occhi nuovi, offrendo un viaggio enogastronomico dinamico e memorabile.
Contatti Tratto Ristorante Torino
Indirizzo: Via Andrea Doria, 12, 10123 Torino
Sito Web: https://trattotorino.it/
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