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Attualità | 30 settembre 2025, 18:00

Approvato il Piano Regionale delle Attività Estrattive: il Piemonte si dota di uno strumento per il futuro del settore

L'assessore Gallo: "Strumento che valorizza le risorse del sottosuolo come motore di sviluppo economico, ma in un perimetro chiaro di sostenibilità e tutela del paesaggio"

Approvato il Piano Regionale delle Attività Estrattive: il Piemonte si dota di uno strumento per il futuro del settore


Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), uno strumento strategico che guarda ai prossimi dieci anni con l’ambizione di accompagnare e rafforzare un settore produttivo centrale per l’economia piemontese.

Un comparto che oggi conta 273 imprese attive, oltre 10.000 addetti diretti e un indotto che coinvolge più di 200.000 lavoratori: numeri che testimoniano il peso specifico di queste attività nel tessuto industriale e occupazionale della Regione.

Il Piano interessa i comparti degli aggregati per le costruzioni e le infrastrutture, e dei materiali industriali, ed è il frutto di un percorso lungo e partecipato. Si tratta di un atto molto atteso, che finalmente offre certezza normativa e un quadro di riferimento condiviso a beneficio delle imprese, degli enti locali e delle comunità coinvolte.

Con il PRAE il Piemonte si dota di uno strumento moderno e lungimirante, capace di valorizzare le risorse del territorio nel rispetto dell’ambiente, delle persone e delle imprese che ogni giorno contribuiscono a farlo crescere.

Il nuovo PRAE introduce un modello di pianificazione articolato su tre livelli: bacini estrattivi, poli estrattivi e cave attive fuori polo. Nel dettaglio, il Piano individua 67 poli per il comparto costruzioni e 24 per i materiali industriali, ai quali si aggiungono 46 cave attive fuori polo per le costruzioni e 9 per i materiali industriali.
Le aree a maggiore concentrazione si trovano nelle province di Torino, Cuneo e Alessandria, territori dove la presenza delle attività estrattive si intreccia da sempre con la storia industriale e produttiva del Piemonte.

Uno degli aspetti più qualificanti del nuovo Piano riguarda il tema della sostenibilità ambientale e del recupero paesaggistico. Il Piemonte, negli ultimi decenni, si è affermato a livello nazionale come Regione virtuosa nelle pratiche di riqualificazione delle cave, grazie a interventi che non si limitano al semplice ripristino dei siti, ma mirano a restituire valore e funzione ai territori coinvolti.

Ex aree estrattive sono già state trasformate in zone verdi fruibili, bacini idrici per usi agricoli o ambientali, campi coltivabili ad alta fertilità e habitat per la biodiversità, dimostrando come il settore possa essere non solo compatibile con la tutela del paesaggio, ma anche promotore di rigenerazione e nuova utilità per le comunità locali.

Con questa visione, il nuovo PRAE non si limita quindi a regolamentare, ma diventa uno strumento di sviluppo sostenibile, capace di coniugare esigenze produttive, salvaguardia ambientale e rigenerazione territoriale.

«Con questo Piano il Piemonte si dota finalmente di regole certe e condivise – sottolinea l’assessore regionale alle Attività estrattive, Marco Gallo –. È uno strumento che dà sicurezza alle imprese, alle comunità e agli enti locali, perché permette di programmare investimenti nel medio-lungo periodo. Al tempo stesso, riduciamo l’impatto ambientale e rafforziamo la cultura del recupero, che in Piemonte è già un’eccellenza a livello nazionale. Il PRAE è un punto di equilibrio: valorizza le risorse del sottosuolo come motore di sviluppo economico, ma in un perimetro chiaro di sostenibilità e tutela del paesaggio. È un atto atteso da anni, necessario per guardare al futuro con responsabilità e con la certezza di una programmazione seria».

 

L’approvazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive rappresenta il risultato di un percorso lungo e partecipato, costruito attraverso un dialogo costante con il sistema produttivo, gli enti locali e le associazioni di categoria.

Negli anni, si è sviluppato un confronto approfondito sulle dinamiche ambientali, agronomiche, idriche ed energetiche legate al comparto, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Questo processo ha visto il coinvolgimento diretto delle realtà produttive del territorio, che, con il loro contributo, hanno favorito l’elaborazione di uno strumento efficace, aggiornato e coerente con le esigenze del settore.

A testimonianza dell’importanza strategica del comparto estrattivo, sono state visitate alcune realtà operative del territorio, che rappresentano un esempio concreto di come le imprese possano coniugare presidio economico, attenzione all’ambiente e rispetto delle normative vigenti.

Il nuovo Piano costituisce una base solida per garantire trasparenza, certezza delle regole e sostenibilità. In un momento in cui il settore affronta sfide complesse, il PRAE si propone come uno strumento di programmazione indispensabile per accompagnare le trasformazioni in atto e rafforzare il ruolo delle attività estrattive all’interno del tessuto economico piemontese.

comunicato stampa

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