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Politica | 08 ottobre 2025, 15:33

Continua la 'challange' di Torino per la Bloomberg LSE European City Leadership Initiative

Il sindaco Stefano Lo Russo è a Londra per l'avvio del programma

Continua la 'challange' di Torino per la Bloomberg LSE European City Leadership Initiative

“Equilibrio urbano: dove casa, commercio e attrattività della città si incontrano”. È questo il titolo della challange, la sfida scelta da Torino per la Bloomberg LSE European City Leadership Initiative, il programma pensato appositamente per i sindaci e i funzionari comunali dalla fondazione filantropica Bloomberg e condotto da London School of Economics Cities in collaborazione con la Hertie School di Berlino.

A Torino è stato chiesto di individuare una priorità strategica su cui si concentrerà il lavoro dei prossimi nove mesi da parte di un team dedicato. “La rigenerazione urbana – spiega il sindaco Stefano Lo Russo, in questi giorni a Londra per l'avvio del programma – è una delle priorità strategiche. Torino vuole essere una città vissuta, accessibile, internazionale e attrattiva per chi desidera costruire qui il proprio futuro. Una città che unisce vitalità economica, qualità abitativa e inclusione sociale, in grado di valorizzare il proprio patrimonio urbano e culturale in modo sostenibile e condiviso. Per farlo, serve un approccio capace di tenere insieme sviluppo, inclusione, attrattività e resilienza urbana.”

Torino sta vivendo una trasformazione urbana complessa e strutturale che, se non governata, rischia di erodere in alcune zone in modo permanente il tessuto socioeconomico e commerciale. Un fenomeno sempre più visibile è la conversione degli spazi commerciali in abitazioni, alimentata da una combinazione di crisi e opportunità: da un lato, l'emergenza abitativa e la crescente domanda di alloggi; dall'altro, l’attrattività turistica e universitaria che spinge i proprietari a convertire i locali in affitti brevi o per studenti fuori sede. Il rischio è una desertificazione commerciale che potenzialmente svuota alcune vie cittadine, riduce i servizi di prossimità e può alterare l’equilibrio dei quartieri.

Obiettivo del gruppo di lavoro che, oltre al Sindaco, sarà composto da due dirigenti referenti e da dieci membri scelti tra tecnici comunali, esperti del settore e stakeholder, sarà quello di sviluppare entro il termine del programma una ‘action strategy’ replicabile, che consenta a Torino di gestire e orientare le riconversioni commerciali, garantendo equilibrio tra vitalità economica e urbana dei quartieri, offerta abitativa stabile per residenti fragili, attrattività per studenti e turisti. Di qui a fine anno partirà la prima fase di mappatura dei dati, poi, dopo averli analizzati, lo studio individuerà 2–3 interventi pilota su quartieri selezionati. La sperimentazione si pone infine l'obiettivo di mettere a terra la strategia finale che costituirà l’elaborato del progetto, ma anche un modello operativo per i prossimi anni.

“Dobbiamo partire dal presupposto che gli obiettivi strategici non sono affatto in contrasto – aggiunge il Sindaco – L’attrattività internazionale di Torino per turisti e studenti universitari è un pilastro fondamentale della sua economia e dell'identità che sta costruendo, ma ciò deve essere riconciliato in modo intelligente e innovativo con la necessità di renderla attrattiva anche per i giovani che vogliano viverci e lavorarci stabilmente, a fronte di un calo demografico e di un invecchiamento della popolazione crescenti”.

comunicato stampa

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