Una collaborazione nata nel 2015, quando l’associazione di promozione sociale era ancora in fase embrionale. Poi il consolidamento del rapporto e infine l’apertura del primo sportello anti violenza. Un legame, quello tra il sindacato Ugl e l’Aps U.D.i.Re partita dal 2018 e che ora si allarga con il coinvolgimento delle forze dell’ordine attraverso la collaborazione con il SIAP.
Adesso un nuovo tassello: il Protocollo Regionale “U.D.i.RE Woman 2025–2030" che ha avuto di recente il bene stare di Prefettura di Torino e Regione Piemonte.
Cosa prevede il protocollo
Pensato per rispondere alle sfide attuali – dalla violenza fisica a quella psicologica, economica, digitale, lavorativa e istituzionale – il protocollo mira a creare una rete moderna, inclusiva e operativa, capace di mettere in connessione enti pubblici, privati, forze dell’ordine e realtà sociali.
Il documento si fonda sui principi sanciti dalla Convenzione di Istanbul e dalla Legge Regionale del 2016 e si propone come un modello multidisciplinare e aggiornato, pensato per rispondere in modo più efficace ai bisogni di donne e soggetti vulnerabili. E risponde a un’urgenza: “Quella di garantire alle donne del Piemonte una rete efficace, moderna e realmente accessibile - sostiene la presidente Claudia Carrieri - Auspichiamo la firma di Enti e associazioni senza esitazioni e il supporto di tutta la politica su temi bipartisan. Il nostro impegno prosegue con determinazione, affinché nessuna donna rimanga sola”.
Già sottoscritto da UGL Piemonte-Torino e dal sindacato di Polizia SIAP, il protocollo è stato presentato alla Prefettura di Torino, che ha riconosciuto il valore innovativo della proposta e il suo potenziale impatto sul territorio.
250 chiamate nei nove centri
Nata proprio a Torino oggi U.D.i.RE è presente in tutta Italia. Tra città e provincia si contano nove centri attivi, aperti dal lunedì al venerdì a partire dalle 9,30 alle 18,30. L'attività si divide in due gruppi con differenti approcci: “U.D.i.RE Woman”, con sportelli dedicati alle donne e gestito da donne e “U.D.i.RE No Limits”, aperto anche a persone di differente orientamento sessuale.
Nell’ultimo anno le chiamate sono state 250 e attualmente si contano 18 codici rosso presi in carico tra i nove centri. Arrivano da contesti sociali più variegati e di ogni età. Segno che la violenza si insidia ovunque, ad ogni livello: anche nel mondo del lavoro.
Sentinelle sul lavoro
"I nostri delegati sindacali diventano sentinelle nei luoghi di lavoro — spiega Silvia Marchetti segretaria provinciale Ugl Torino — capaci di intercettare non solo la violenza fisica, ma anche quella economica o psicologica che troppo spesso resta nascosta”.
L’andamento della violenza di genere, rispetto agli scorsi anni, continua a esistere e a resistere, sviluppandosi in varie forme. Ma tante volte non si ha ancora il coraggio di denunciare: spesso sono conoscenti, amici o parenti a rivolgersi allo sportello per portare a galla una violenza subita da una loro conoscente.
Dai professionisti alle forze dell'ordine
Gli spazi garantiscono accoglienza e privacy, con assistenza legale, psicologica e criminologica in una logica integrata, grazie al supporto di professionisti, spesso con esperienza pregressa in altri centri anti violenza.
E in questo contesto si inseriscono le forze di polizia: “Siamo in prima linea nel contrasto alla violenza - commenta Pietro Di Lorenzo, segretario Siap Torino - ma solo con una rete forte possiamo garantire protezione reale e tempestiva. Abbiamo aderito convintamente a questo Protocollo perché rappresenta uno strumento operativo, concreto e necessario”.
Per informazioni:
U.D.i.RE APS – Segreteria regionale
segreteriaprotocollo@centroudire.it
351 7339070
www.centroudire.it














