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Attualità | 19 ottobre 2018, 18:00

Caos anagrafi, trovato l'accordo tra la Città di Torino e i sindacati: carta d'identità elettronica in 30 minuti

A dicembre 2018 verrà inoltre implementato l'organico, con un minimo di otto unità. Le parole dell'assessore Paola Pisano

Caos anagrafi, trovato l'accordo tra la Città di Torino e i sindacati: carta d'identità elettronica in 30 minuti

Dopo il caos nelle anagrafi di Torino delle scorse settimane, è stato trovato l'accordo tra la Città di Torino e i sindacati, scongiurando così il rischio sciopero.

Uno dei punti più contestati era quello relativo ai tempi per l'emissione della nuova carta di identità elettronica, che l'Amministrazione aveva fissato a 15 minuti. Un intervallo considerato troppo breve sia dai lavoratori che dai sindacati, che portava alla creazione di lunghe code.

In base al nuovo accordo, il tempo di lavorazione per la nuova carta è fissato in 30 minuti, sia per l'Anagrafe centrale che per quelle decentrate, con una media di 12 documenti al giorno.

A dicembre 2018 verrà inoltre implementato l'organico, con un minimo di otto unità. L'Amministrazione, inoltre, lavorerà per l'apertura straordinaria degli uffici, compreso il sabato mattina, utilizzando personale volontario in straordinario. Confermati, come già annunciato, i percorsi di formazione per i lavoratori e la sostituzione dei pc obsoleti.

Nel protocollo tra Amministrazione comunale e sindacati Cgil, Cisl, Uil, Csa e Rsu, è anche riportato l’impegno reciproco a valutare, tra tre mesi, l’impatto delle misure adottate e l’efficacia in relazione agli obiettivi prefissati. "Sono conscia - commenta l'assessore all'Innovazione Paola Pisano - delle difficoltà legate al cambiamento: siamo di fronte a procedure nuove, che non venivano modificate  dalla prima metà del Novecento".

"l nostri operatori - spiega l'assessore - quando  emettono la nuova carta di identità digitale, oggi si fanno garanti di identificare il cittadino attraverso uno strumento più potente e sicuro del precedente, che non potrà più essere né falsificato né contraffatto".

"Per questo la procedura è un po’ più lunga, perchè per rendere lo strumento davvero sicuro occorre prendere le impronte digitali e caricare la foto on line", conclude la Pisano.

Cinzia Gatti

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