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Attualità | 23 gennaio 2019, 07:00

A Mirafiori i ragazzi richiedenti asilo riparano la scala di via Torrazza Piemonte

L'intervento è frutto del protocollo d'intesa tra Engim, Circoscrizione 2 e Fondazione della Comunità di Mirafiori

A Mirafiori i ragazzi richiedenti asilo riparano la scala di via Torrazza Piemonte

Cento sacchi. Non è il titolo di un film di denuncia, ma il reale frutto di una buona pratica di cittadinanza attiva unita alla formazione professionale. E che sorride all'integrazione nella società in tempi carichi di pregiudizi e paure spesso infondate.

Ammonta a questa cifra la quantità di immondizia raccolta in via Torrazza Piemonte dai ragazzi dell'istituto Engim San Luca. Sedici richiedenti asilo provenienti da diversi Paesi dell'Africa, tra i 20 e i 25 anni, sono al lavoro da ieri per il rifacimento della scalinata di collegamento con via Onorato Vigliani, da tempo usurata. Un intervento nato dal protocollo d'intesa firmato con la Circoscrizione 2 e la Fondazione della Comunità di Mirafiori, che prevede un'attività pratica "sul campo" per gli allievi rifugiati. Opere di manutenzione a beneficio dell'intera comunità e utili per l'apprendimento al di fuori delle aule scolastiche.

Da sempre, infatti, Engim ricerca soluzioni e opportunità didattiche che inseriscano i ragazzi direttamente nel mondo "reale". Già lo scorso anno aveva avuto molto successo la collaborazione con i servizi sociali e gli spazi anziani del territorio nel campo dell'estetica, con le giovani studentesse del corso per parrucchiere impegnate a pettinare gratuitamente le signore più bisognose. Un'occasione di solidarietà e incontro generazionale, fonte di arricchimento per i soggetti più svantaggiati. 

Il nuovo protocollo avrà durata biennale e prevederà altre azioni, una volta concluso il progetto di via Torrazza Piemonte. "Si tratta di un'esperienza vera, non circoscritta ai laboratori - dichiara il vicepresidente della Circoscrizione 2 Alessandro Nucera -, con effetti che rimangono nel tempo". Un messaggio positivo per gli abitanti di Mirafiori Sud, in particolare quelli più diffidenti. "Rimettere in ordine il quartiere è di certo un bel segnale - commenta entusiasta la dirigente di Engim Emanuela Golzio -. Vedere al lavoro dei richiedenti asilo cancella i pregiudizi più diffusi. E il risultato di un'operazione così mirata è utile per l'intera comunità".

"Ciascuno di questi ragazzi - prosegue - ha alle spalle storie terribili, e ora tutti cercano un'occasione di riscatto. Ma non si può descrivere la gioia che provano nell'imparare un mestiere impegnandosi al meglio. Per loro andare a scuola è un vero privilegio, un onore. Ne sono grati".

Terminato il corso professionale, i ragazzi inizieranno uno stage in diverse aziende edili. Intanto, entro tre giorni la scalinata di via Torrazza Piemonte dovrebbe essere pienamente fruibile, di nuovo al servizio di un quartiere dove vince ancora una volta la partecipazione.

Manuela Marascio

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